Medicalizzazione delle frontiere: Selezione, contenimento e quarantena dal 1800

Titolo originale:

Medicalising Borders: Selection, Containment and Quarantine Since 1800

Contenuto del libro:

La ricerca di pandemie, epidemie e agenti patogeni come il COVID-19 va ben oltre l'ambito della biomedicina. Non è solo un obiettivo per le scienze sanitarie, politiche e sociali, ma le epidemie e le pandemie sono una questione di geografia: i focolai e i vettori delle malattie trasmissibili continuano a testare l'efficacia del controllo medico ai confini degli Stati.

Il presente volume illumina tali questioni da diversi punti di vista disciplinari. Inizia esplorando i modelli storici di quarantena, isolamento spaziale e detenzione come mezzi precauzionali contro la diffusione di malattie e contagi da parte di frontalieri, migranti e rifugiati. Oltre ai modelli di pregiudizio con cui questi gruppi si confrontano, il libro affronta anche i vari tipi di paura della contaminazione dall'esterno dello Stato nazionale. I contributi affrontano l'implementazione di tecniche mediche alle frontiere degli Stati nel ventesimo e all'inizio del ventunesimo secolo, così come le misure attualmente praticate di screening medico e biometrico di migranti e rifugiati. In modo unico, questo volume mostra che gli attuali regimi di sicurezza delle frontiere degli Stati occidentali presentano un'elevata percentuale di tecniche di potere medicalizzate, che hanno origine sia nella modernità europea sia nelle discipline mediche e biologiche sviluppate nell'ultimo quarto del millennio.

Attingendo alle competenze collettive di una rete di ricercatori internazionali, questo volume interdisciplinare è una lettura essenziale per coloro che desiderano comprendere la medicalizzazione dei confini in tutto il mondo, dall'inizio del XVIII secolo fino ai giorni nostri.