Meccanismi molecolari dell'omeostasi dell'acqua corporea

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Titolo originale:

Molecular Mechanisms of Body Water Homeostasis

Contenuto del libro:

Questo libro parla del nostro rapporto intimo con l'acqua e della nostra dipendenza da essa, di come l'organismo ne regola i livelli e dei vari stati fisiopatologici associati a un'alterazione dell'omeostasi idrica corporea. Il corpo umano è costituito per il 70-80% da acqua.

Per questo motivo, il controllo dell'omeostasi idrica è essenziale per la sopravvivenza e implica la coordinazione di diversi sistemi, ma soprattutto del cervello e dei reni. Il fabbisogno idrico di una persona mediamente sana varia da 2 a 4 L/d, e una parte importante di questo fabbisogno può provenire da fonti alimentari. Il principale regolatore ormonale dell'equilibrio idrico è l'ormone antidiuretico, la vasopressina.

La vasopressina, un peptide di 9 aminoacidi, viene prodotta nell'ipotalamo, immagazzinata nell'ipofisi posteriore e secreta quando l'osmolalità plasmatica aumenta. La vasopressina agisce sui reni per conservare l'acqua.

I reni filtrano ∼180 L di sangue al giorno, costituito da circa il 50-65% di acqua, e ne riassorbono circa il 99% nel tubulo prossimale, nel tubulo distale e nel dotto collettore, producendo solo 1-2 L di urina. Il tubulo distale e il dotto collettore, sensibili alla vasopressina, sono responsabili della regolazione fine del riassorbimento dell'acqua. Esistono tuttavia condizioni in cui l'urina non può essere concentrata in modo efficace.

Questa condizione è nota come diabete insipido e può portare alla disidratazione e alla mancata crescita. All'estremo opposto, l'iponatriemia (sodio sierico basso) è l'incapacità di diluire adeguatamente l'urina o di liberarsi dell'acqua corporea libera in eccesso rispetto al fabbisogno, una condizione grave e talvolta fatale.