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Max Stirner on the Path of Doubt
Max Stirner sul sentiero del dubbio esamina l'incisiva critica di Stirner ai suoi contemporanei nel periodo che va dalla morte di Hegel, nel 1831, alla Rivoluzione tedesca del 1848. L'opera di Stirner, principalmente L'Io e i suoi, prende in considerazione ciascuna delle principali figure della scuola tedesca nota come "I giovani hegeliani".
Lawrence S. Stepelevich sostiene che per Stirner essi non erano altro che "pii atei" e che la loro comune ideologia rivoluzionaria nascondeva un antico terreno religioso, che Stirner si accinse a rivelare. La dottrina centrale di questa scuola, secondo cui l'umanità era il proprio Salvatore, fu iniziata nel 1835 dal teologo David F.
Strauss nella sua Vita di Gesù, e progredì con la rielaborazione mistica della storia di August von Cieszkowski, seguita dall'ateismo assoluto di Bruno Bauer e dall'affermazione di Ludwig Feuerbach secondo cui "l'uomo è Dio". Tutto ciò trovò presto riscontro nella "Storia sacra dell'umanità" dichiarata da Moses Hess.
Nel giro di un decennio, il risultato fu la riformulazione laica di questa ideologia teologica nel "socialismo scientifico" di Karl Marx e Frederick Engels. Pur essendo legato ad essa, Max Stirner fu il critico più implacabile e temuto di questa scuola.
La sua opera, mai uscita di stampa, ma in gran parte ignorata dagli accademici, ha ispirato innumerevoli "individualisti" decisi a rifiutare qualsiasi forma di "causa" religiosa o politica e, trovando l'affermazione di Stirner di aver "impostato la sua causa sul nulla", l'hanno assunta come propria causa.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)