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Il libro di David Greven sul film “Maurice” del 1987 è un'analisi completa e appassionata che cerca di ridefinire l'importanza del film nel cinema queer. Attraverso una ricerca meticolosa e un commento acuto, Greven fornisce un'argomentazione convincente sul significato artistico e tematico del film, oltre a una profonda esplorazione del materiale di partenza e del contesto.
Vantaggi:Il libro è ben scritto e accuratamente studiato, e offre spunti critici unici. La passione di Greven per il film traspare e lo rende una lettura coinvolgente. Fornisce un esame dettagliato dei temi, delle scelte di casting e dei confronti contestuali con altri film a tematica gay. L'inclusione di foto e di screencaps monocromatiche migliora l'esperienza di lettura.
Svantaggi:Alcuni lettori potrebbero trovare il tono di Greven un po' troppo entusiasta o da “cheerleader”, il che potrebbe sminuire il rigore scientifico che ci si aspetta dai testi accademici. La concentrazione su un singolo film potrebbe non piacere a tutti i lettori, soprattutto a quelli che preferiscono analisi più ampie o argomenti diversi nell'ambito del cinema queer.
(basato su 3 recensioni dei lettori)
Maurice, adattamento di James Ivory del romanzo di E. M.
Forster del 1987, segue il viaggio di un uomo edoardiano dal risveglio del desiderio e dell'amore per gli uomini all'accettazione di sé. Uno dei film più resistenti dal punto di vista politico degli anni '80, Maurice osa rappresentare la storia di un coming out di un giovane uomo e un lieto fine per i suoi amanti, Maurice e Alec. James Ivory e il produttore Ismail Merchant, una coppia il cui cinema è sinonimo di adattamento di film d'epoca, realizzarono Maurice durante il primo decennio dell'AIDS, un periodo di flagrante omofobia transatlantica.
Le critiche che seguirono l'uscita del film descrissero Ivory come un regista superficiale e stacanovista, mentre il film fu accolto come una regressione allo stile poco cinematografico ed eccessivamente fedele che caratterizzava i primi adattamenti della Merchant Ivory Productions. Attraverso una lettura attenta del romanzo di Forster e un'analisi del caratteristico stile visivo di Ivory, dell'indelebile colonna sonora di Richard Robbins e delle interpretazioni di James Wilby, Hugh Grant e Rupert Graves, David Greven sostiene che il film è un modello di adattamento simpatico.
Questo studio sostiene che il film è il più bello tra le opere di Merchant Ivory, e che il talento di Ivory, sottovalutato, è quello di un regista di grande sottigliezza e intelligenza, e che il film merita di essere recuperato dai suoi detrattori. Comprendendo Maurice come un'opera d'arte e di adattamento pienamente realizzata, questo volume offre una visione di come uno straordinario romanzo sull'amore gay sia diventato un classico del cinema queer.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)