Materialità della fotografia: Pratiche fotografiche transatlantiche nel lungo Ottocento

Titolo originale:

Photography's Materialities: Transatlantic Photographic Practices Over the Long Nineteenth Century

Contenuto del libro:

È fuori discussione che la fotografia sia una pratica materiale e che la fotografia stessa sia ineluttabilmente materiale. Eppure "materia", "materiale" e "materialità" si sono dimostrati termini di indagine notevolmente sfuggenti, producendo spesso studi di portata disparata, che condividono apparentemente pochi punti in comune.

Sebbene l'ampia gamma metodologica dello studio materialista possa essere vertiginosa, il libro sostiene che questa molteplicità sia anche la più grande risorsa del campo, in grado di mantenere l'indagine materialista sempre viva, a condizione che i vari metodi siano abbastanza vicini da poter dialogare. Photography's Materialities orchestra una di queste conversazioni. Accostando le intuizioni di teorici come Lacan, Benjamin e Latour a studi ravvicinati sul crimine, lo spirito e la fotografia composita, tra gli altri, questa raccolta mira a una sinergia produttiva, abbastanza capiente da abbracciare gli spazi transatlantici del lungo diciannovesimo secolo.

Collaboratori: Kris Belden-Adams (Università del Mississippi), Maura Coughlin (Bryant University), David LaRocca (studioso indipendente), Jacob W. Lewis (Università di Rochester), Mary Marchand (Goucher College), Zachary Tavlin (Art Institute of Chicago), Christa Holm Vogelius (Università di Copenhagen).