Massacrare gli indiani: Da Horseshoe Bend a Wounded Knee

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Titolo originale:

Massacring Indians: From Horseshoe Bend to Wounded Knee

Contenuto del libro:

Nel corso del XIX secolo, l'esercito americano ha combattuto numerose battaglie contro gli Indiani d'America. Queste cosiddette guerre indiane devastarono le popolazioni indigene e alcuni di questi conflitti vengono oggi definiti massacri, in quanto comportarono attacchi violenti contro comunità di nativi spesso indifese, compresi donne e bambini. Sebbene gli storici abbiano scritto studi completi su ciascuno di questi episodi, Massacring Indians è il primo a presentarli come parte di un più ampio schema di aggressione, perpetuato da comandanti militari senza cuore o inetti.

In una prosa chiara e accessibile, lo storico veterano Roger L. Nichols esamina dieci massacri significativi commessi dalle unità dell'esercito americano contro gli indiani d'America. Le battaglie spaziano geograficamente dall'Alabama al Montana e comprendono atrocità ben note come Sand Creek, Washita e Wounded Knee. Nichols esplora le circostanze uniche di ogni evento, compreso il suo contesto locale. Allo stesso tempo, guardando oltre la confusione e lo spargimento di sangue della guerra, individua elementi comuni a tutti i massacri. Nel corso del suo resoconto emergono dettagli indimenticabili: l'addestramento inadeguato dei soldati statunitensi, l'eccessiva foga nel punire gli indiani, il desiderio di gloria dei singoli ufficiali e persino gli errori di disattenzione che portarono ad attaccare il villaggio o la banda sbagliata.

Nel raccontare la tragedia collettiva dei massacri, l'autore mette in luce il ruolo di noti comandanti di frontiera, da Andrew Jackson a John Chivington e George Armstrong Custer. In molti casi, spiega Nichols, furono gli ufficiali di grado inferiore ad assumersi la responsabilità e la colpa dei massacri, anche se gli ordini provenivano dai piani alti.

Durante il XIX secolo e per gli anni successivi, i coloni bianchi usarono ripetutamente il termine "massacro" per descrivere le incursioni indiane, anziché il contrario. Non avevano la capacità di distinguere tali incursioni - gli indiani che difendevano la loro patria dall'invasione - dalla decimazione aggressiva di pacifici villaggi indiani da parte delle truppe statunitensi. Ancora oggi alcuni potrebbero essere tentati di considerare i massacri come eccezioni alla norma.

Offrendo una sintesi più ampia degli attacchi, Massacring Indians svela una verità più inquietante: il massacro di persone innocenti era una pratica di routine per le truppe statunitensi e i loro leader.