Marina Warner e l'etica di raccontare storie taciute

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Titolo originale:

Marina Warner and the Ethics of Telling Silenced Stories

Contenuto del libro:

Gli sforzi per contrastare il silenzio sono fondamentali per i movimenti di giustizia sociale e per campi di studio come gli studi femministi e postcoloniali. Ma la pretesa di dare voce alle persone che sono state messe a tacere rischia sempre di appropriarsi delle loro storie.

Lisa Propst sostiene che la scrittrice e intellettuale pubblica britannica Marina Warner offre alcuni degli interventi contemporanei più provocatori su questo dilemma. Ripercorrendo la sua scrittura dagli esordi giornalistici fino ai romanzi, ai racconti e agli studi su miti e fiabe, Propst mostra che nell'opera della Warner caratteristiche come le voci stilizzate e i silenzi narrativi - racconti a cui i libri della Warner alludono ma che non raccontano mai - mettono in discussione l'autorità dello scrittore nel raccontare le storie degli altri.

Allo stesso tempo, dimostrano il potere della letteratura di creare nuove connessioni etiche tra le persone, invitando i lettori a riflettere su chi sono responsabili e su come sono coinvolti nei sistemi sociali che perpetuano il silenzio. Esplorando come combattere il silenzio attraverso la narrazione senza riprodurlo, Marina Warner e l'etica di raccontare storie taciute affronta una questione cruciale non solo per la letteratura e l'arte, ma anche per i giornalisti, i politici, gli attivisti per i diritti umani e tutte le persone che cercano di formulare le proprie risposte all'ingiustizia.