Mappare l'acqua in Dominica: Schiavitù e ambiente sotto il colonialismo

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Titolo originale:

Mapping Water in Dominica: Enslavement and Environment Under Colonialism

Contenuto del libro:

Edizione ad accesso libero: DOI 10. 6069/9780295748733.

La Dominica, un luogo un tempo descritto come “l'isola della natura”, era ricca di biodiversità e di acqua apparentemente abbondante, ma nel XVIII secolo un breve e fallito tentativo da parte degli amministratori coloniali di sostituire la coltivazione di varie specie vegetali con la canna da zucchero causò un diffuso sconvolgimento ecologico e sociale. Illustrando quanto la schiavitù nelle piantagioni fosse profondamente intrecciata con la devastazione ambientale da essa causata, Mapping Water in Dominica situa la vita sociale dei lavoratori schiavizzati del XVIII secolo nella storia naturale di due enclavi dominicane.

Mark Hauser attinge alla storia archeologica e archivistica della Dominica per ricostruire i modi mutevoli in cui le persone ridotte in schiavitù hanno interagito con l'acqua ed espone parti cruciali della storia coloniale della Dominica che sono state omesse dai documenti ufficiali. La documentazione archeologica - che conserva tracce di famiglie di schiavi, corsi d'acqua, caldaie, mulini e recipienti per la conservazione dell'acqua - rivela i cambiamenti nell'autorità politica e nel modo in cui le relazioni sociali erano mediate dall'ambiente. La monocultura delle piantagioni, che dipendeva sia dalla schiavitù sia da un'abbondante disponibilità di acqua, lavorava attraverso l'ambiente per creare situazioni di scarsità, mobilità e appartenenza la cui soluzione era una questione di vita o di morte. Seguendo le vestigia di queste lotte, questa indagine documenta un prezioso esempio di sfida ambientale incentrata sull'insufficienza di acqua.

Mapping Water in Dominica è disponibile in edizione open access attraverso il Sustainable History Monograph Pilot, grazie al generoso sostegno della Andrew W. Mellon Foundation e della Northwestern University Libraries.