Made-Up: Una storia vera di cultura della bellezza nel tardo capitalismo

Recensioni dei lettori

Il libro è una raccolta di saggi che esplora la cultura della bellezza e allo stesso tempo critica il capitalismo. L'autrice, amante del trucco e della cultura della bellezza, condivide esperienze e osservazioni personali, rivelando un rapporto complesso con l'argomento. Pur avendo una scrittura gradevole e prospettive perspicaci, il libro potrebbe interessare soprattutto un pubblico di nicchia interessato alla cosmesi.

⬤ Ben scritto e con osservazioni acute
⬤ offre una prospettiva unica sulla cultura della bellezza e sul capitalismo
⬤ gli aneddoti personali dell'autrice creano un legame relazionabile
⬤ un contesto storico prezioso sull'uso del trucco.

⬤ Potrebbe non interessare un pubblico ampio
⬤ potrebbe essere visto come contraddittorio
⬤ la traduzione potrebbe creare alcune barriere per i lettori che non hanno familiarità con la lingua originale.

(basato su 2 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Made-Up: A True Story of Beauty Culture Under Late Capitalism

Contenuto del libro:

Una visione sfumata, femminista e profondamente personale della cultura della bellezza e del consumismo di YouTube, nella tradizione di Bluets di Maggie Nelson.

Daphn B guarda ossessivamente i tutorial di trucco su YouTube e visita il sito web di Sephora, ma è sempre più turbata dai modi in cui questa ossessione contraddice la sua politica femminista anticapitalista e intersezionale. In un presente ossessionato dal look e dai selfie, in cui gli influencer fanno girare il mondo, l'autrice ci porta una boccata d'aria fresca: uno sguardo anticapitalista su un'industria estremamente capitalista, uno sguardo femminista intersezionale su una pratica che molti considerano misogina. Fondendo insieme confessione, poesia e saggistica, Made-Up è una meditazione lirica su un'industria in piena fioritura.

Made-Up esplora il complicato mondo del trucco, da come viene prodotto a come lo indossiamo, parlando di genere, identità, capitalismo e cultura pop. Il trucco non riceve molta attenzione.

Spesso viene deriso come superficiale. Ma Daphn dimostra che vale la pena di guardarlo in modo un po' più approfondito.

L'edizione originale in lingua francese è stata un cult in Quebec. Tradotto da Alex Manley - come Daphn, poeta e saggista di Montreal - il testo in inglese del libro è pieno di vita, conservando il fascino e la verve dell'originale e garantendo che un libro sulla bellezza non sia meno bello del suo argomento.

"Il libro più radicale del 2020 parla di trucco. Radicale nell'intransigenza con cui Daphne B dà la caccia alle parti della sua immaginazione che il capitalismo ha fagocitato. Radicale anche nel suo rifiuto dei falsi binari (l'autentico e il falso, il futile e l'essenziale) attraverso la lente con cui tale argomento viene generalmente considerato. Con l'aiuto di un'inebriante combinazione di critica culturale pop e autobiografia, la poetessa esamina le sue contraddizioni. Sono anche le nostre". --Dominic Tardif, Le Devoir.

" Made-Up) è una delizia. L'ho letto tutto d'un fiato. E quando, per necessità, ho dovuto posarlo, è stato con rammarico e con la sensazione di rinunciare a ciò che poteva salvarmi da una catastrofe". --Laurence Fournier, Lettres Qu b coises, cinque stelle.