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Machine Learners - Archaeology of a Data Practice (Mackenzie Adrian (Professor Lancaster University))
Se l'apprendimento automatico trasforma la natura della conoscenza, trasforma anche la pratica del pensiero critico?
L'apprendimento automatico - programmare i computer per imparare dai dati - si è diffuso in tutte le discipline scientifiche, nei media, nell'intrattenimento e nel governo. La ricerca medica, i veicoli autonomi, l'elaborazione delle transazioni di credito, i giochi al computer, i sistemi di raccomandazione, la finanza, la sorveglianza e la robotica utilizzano l'apprendimento automatico. I dispositivi di apprendimento automatico (talvolta intesi come modelli scientifici, talvolta come algoritmi operativi) sono alla base del campo della scienza dei dati. Sono anche diventati meccanismi banali profondamente incorporati in una varietà di sistemi e gadget. In contesti che vanno dal quotidiano all'esoterico, si dice che l'apprendimento automatico trasformi la natura della conoscenza. In questo libro, Adrian Mackenzie indaga se l'apprendimento automatico trasformi anche la pratica del pensiero critico.
Mackenzie si concentra sugli apprenditori automatici - sia umani che macchine o relazioni uomo-macchina - collocati tra impostazioni, dati e dispositivi. I contesti vanno dalla fMRI a Facebook; i dati spaziano dalle immagini di gatti alle sequenze di DNA; i dispositivi includono reti neurali, macchine vettoriali di supporto e alberi decisionali. L'autore esamina specifici algoritmi di apprendimento - scrivere codice e scrivere sul codice - e sviluppa un'archeologia delle operazioni che, seguendo Foucault, vede l'apprendimento automatico come una forma di produzione di conoscenza e una strategia di potere. Esplorando i livelli di astrazione, le infrastrutture di dati, le pratiche di codifica, i diagrammi, i formalismi matematici e l'organizzazione sociale dell'apprendimento automatico, Mackenzie traccia l'architettura per lo più invisibile di una delle zone centrali della cultura tecnologica contemporanea.
Il racconto di Mackenzie sull'apprendimento automatico individua i luoghi in cui può radicarsi un senso di agency. La sua archeologia della formazione operativa dell'apprendimento automatico non porta alla luce l'impronta di un monolite strategico, ma rivela gli affluenti locali della forza che alimentano la generalizzazione e la pluralità del campo.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)