Lyotard e la pratica critica

Titolo originale:

Lyotard and Critical Practice

Contenuto del libro:

Jean-Franois Lyotard (1924-1998) è stato uno dei pensatori più provocatori del secolo scorso. Il suo lavoro può aiutarci ad affrontare la crisi in cui versano attualmente le scienze umane? Il discorso economico dominante vede le discipline umanistiche come "di scarso valore", al massimo un'irritazione.

Lyotard ci aiuta a pensare contro questo rifiuto pervasivo dell'attività creativa, non difendendo l'onore delle scienze umane, ma invitando a pratiche critiche che aggravano questa irritazione. Le pratiche critiche mettono in discussione ciò che conta come critica, abbracciano l'incertezza e ascoltano le voci messe a tacere. Dodici saggi di artisti e ricercatori raccolgono l'invito di Lyotard e iniziano a sviluppare l'idea di pratica critica nel contesto contemporaneo.

Tre sezioni intitolate "Ciò che resiste al pensiero", "Lunghe vedute e distanze" e "Perché la pratica artistica? " affrontano problematiche contemporanee come l'affettività, l'estetica, gli imperativi economici, il militarismo, la pedagogia, il postumanesimo e la chiusura di quello che ai tempi di Lyotard era chiamato Occidente. Quattro brevi brani di Lyotard intervengono e rafforzano la discussione: "Apathy in Theory" e "Interview with Art Prsent", qui pubblicati per la prima volta in inglese, e "Affect-phrase" e "The Other's Rights", ripubblicati per sottolineare la sua preveggente preoccupazione per ciò che non può essere articolato.