Luoghi che si lasciano

Titolo originale:

Places You Leave

Contenuto del libro:

" Places you Leave è implacabilmente energico e politicamente insistente senza mai essere pedante, questi sono scorci di mondo taglienti come il coltello. La specificità dei dettagli, che si susseguono senza sosta, non ci abbandona mai. Siamo trascinati immagine dopo immagine, osservazione dopo osservazione. E, all'improvviso, ci accorgiamo di essere l'angelo che va all'indietro, con il mondo che crolla sulla nostra scia".

Forrest Gander.

Partendo dal più grande campo profughi del mondo (Cox's Bazar) e finendo con Lorca a Granada, Places You Leave esplora le questioni del viaggio, del luogo/spostamento, del sé/altro, della razza, del femminismo, della politica nazionale e globale. Attraverso poesie, sequenze poetiche e il saggio lirico, Byrne considera una "poetica" del luogo e parla della natura complessa dell'esperienza umana. Nel suo lavoro più ibrido, che include collage originali provenienti da sette paesi diversi, Byrne sostiene la necessità di modi attivistici ma pacifici con cui il linguaggio possa sfidare le strutture sociali esistenti e le dinamiche del potere.

James Byrne è un poeta, editore e traduttore, noto per il suo impegno nei confronti di poetiche e poetiche internazionali. Places You Leave è la sua quarta raccolta per Arc; le precedenti sono Blood / Sugar (2009), White Coins 2015) e The Caprices (2019). Sempre per Arc ha co-curato le antologie Bones Will Crow: 15 Contemporary Burmese Poets (2012) con ko ko thett, Atlantic Drift (2017) con Robert Sheppard (co-pubblicato con Edge Hill University Press) e I Am a Rohingy a ( 2019), con Shehza Doja. È redattore internazionale di Arc e attualmente è lettore di scrittura creativa presso la Edge Hill University.