Los Abel

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Contenuto del libro:

Unico nel panorama della narrativa ispanica - pubblicato quando l'autrice Ana Maria Matute aveva 22 anni - Los Abel arrivò in finale al Premio Nadal del 1947. L'accoglienza fu positiva, sia per il prestigio del premio sia per la sorpresa suscitata dall'emergere di questa voce femminile e giovanile che proseguiva l'interruzione creata da Nada di Carmen Laforet.

Tuttavia, la critica canonica si dimostrò incapace di apprezzare appieno l'originalità di questo romanzo che, sconcertando i censori, oltrepassava l'ordine morale femminile della dittatura spagnola e collocava il romanzo spagnolo nel filone della narrativa universale. La lotta tra il bene e il male, così viva durante e dopo la guerra civile spagnola, costituisce un tema ricorrente nei romanzi di Matute. Figlia della parte trionfante, Matute non ha mai celebrato la vittoria.

Al contrario, la sua letteratura sulla guerra civile tratta principalmente il dolore della lotta fraterna: un tema centrale in Los Abel. Questo tema si intreccia con lo sviluppo di Valba - il personaggio principale - trasformando il romanzo in un romanzo di formazione femminile degli anni Quaranta, simile al celebre Nada, entrambi mantenendo intertesti con i romanzi gotici di famose scrittrici britanniche del XX secolo.

Ma Los Abel contiene una sorpresa in mezzo alla Spagna repressiva del 1948, ed è che Valba, di fronte alla sensibilità borghese, si oppone esplicitamente ai suoi desideri. Il suo inconscio come macchina desiderante si erge, fattore che ha sconcertato un gran numero di critici affermati.

In questa edizione, curata dal prof. Victor Fuentes, sia il saggio introduttivo che le note a piè di pagina mettono in evidenza queste caratteristiche insolite, salvando così quest'opera per il grande pubblico e, in particolare, per i corsi di laurea e di specializzazione.