Lo stigma e l'affresco pompeiano

Titolo originale:

Stigma and the Pompeiian Fresco

Contenuto del libro:

Presentato per la prima volta in inglese, con la traduzione di Brian Stableford, il presente volume contiene due romanzi dell'occulto di Gilbert-Augustin Thierry (1843-1915), originariamente pubblicati a puntate sulla Revue des Deux Mondes.

Il primo, Stigma (1888), il capolavoro dell'autore, è un racconto dell'orrore a due livelli, non solo per la sofferenza implacabile inflitta ai personaggi, ma anche per il senso più sottile in cui mina gradualmente l'identificazione che il lettore inizialmente assume, automaticamente, con il narratore: una simpatia che viene gradualmente e clinicamente prosciugata fino a far sì che anch'egli, come ogni altro personaggio della storia, venga stigmatizzato come vittima della corruzione umana universale, una condizione esistenziale in cui l'“aiuto” fornito da un Dio quasi giansenista è orribilmente ironico quanto quello fornito dai suoi servi illusi. Un percorso simile è seguito nel secondo romanzo, L'affresco di Pompei fino a una coda sprezzante che, accostata e accoppiata al climax melodrammatico, solleva la questione di come, nelle mani di uno scrittore onesto, le storie possano e debbano finire, una volta che Amour e Faith sono stati entrambi scartati come possibilità realistiche di felicità.