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Nature's Mirror: How Taxidermists Shaped America's Natural History Museums and Saved Endangered Species
Può essere sorprendente per noi oggi, ma i tassidermisti che hanno riempito i musei, gli zoo e gli acquari del ventesimo secolo sono stati anche tra i primi a rendersi conto degli effetti devastanti dell'incauta interazione dell'uomo con il mondo naturale. Assistendo in prima persona alla decimazione causata dai cacciatori di pelli, dai collezionisti di piume, dai balenieri, dai cacciatori di caccia grossa e dai bracconieri, questi uomini di museo riconobbero la minaccia esistenziale alle specie in pericolo e l'urgente necessità di proteggerle.
Le convincenti mostre che crearono, così come il lavoro scientifico sul campo, gli scritti divulgativi e l'attività di lobbying che intrapresero, stabilirono un ruolo di leadership vitale nel primo movimento di conservazione dei musei americani che persiste ancora oggi. Attraverso le loro spedizioni di ricerca individuali e gli sforzi collettivi per suscitare una domanda di protezione ambientale, questa straordinaria schiera - tra cui William T.
Hornaday, Carl Akeley e molti altri meno conosciuti - ha creato la nostra comprensione popolare del mondo animale e dei suoi fragili habitat. Per generazioni di visitatori dei musei, hanno trasformato il vetro di una vetrina in una finestra sulla natura e in uno specchio in cui riflettere sulla nostra responsabilità per la sua conservazione.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)