Libro dell'ictus: Il diario di una macchia cieca

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Titolo originale:

Stroke Book: The Diary of a Blindspot

Contenuto del libro:

Un archivio di traumi personali che affronta il modo in cui una cultura ancora tossica per le persone queer può rimodellare un corpo.

Nell'estate del 2019, Jonathan Alexander ha avuto un piccolo ictus, quello che i medici hanno definito un "ictus oculare". Un piccolo pezzo di colesterolo si è staccato da una vena del collo e, invece di finire nel cervello e provocare danni, si è depositato in un ramo dell'arteria della retina, provocando un punto cieco permanente nell'occhio destro. In Stroke Book, Alexander racconta sia le conseguenze immediate della sua crisi di salute, che ha segnato problemi di salute più profondi, sia le sue esperienze di persona queer soggetta a interventi medici.

Una pressione con cui i malati queer si scontrano è quella di sentirsi in colpa per la loro condizione, di aver in qualche modo scelto la malattia come punizione per la loro queernità, anche se inconsciamente. Le persone queer spesso subiscono pressioni psichiche e somatiche che non solo riducono la loro qualità di vita complessiva, ma possono anche portare a una durata della vita più breve. Nato da un'emergenza medica e dal bisogno di pensare e sentire quella crisi attraverso la sessualità dell'autore, il suo mutevole senso di disabilità e l'esperienza del tempo, Stroke Book invita i lettori a un viaggio personale nell'affrontare una crisi di salute cercando di capire come la propria identità sessuale influenzi e sia influenzata da quella crisi. Ricostruendo e ricucendo la sua esperienza in forma di diario, la prosa lirica di Alexander documenta la sua esperienza continua e in divenire dopo l'ictus. Attraverso la frammentazione del suo testo, che rispecchia quasi la sua vista frammentata dopo l'ictus, l'autore si confronta con la sua esperienza spostata del tempo, intrecciando dentro e fuori, mentre segue le conseguenze di quello che arriva a chiamare il suo "incidente" e medita su come una storia di incontri omofobici possa manifestarsi in forme incarnate.

Il libro si colloca all'interno di una più ampia tradizione di scrittura queer: in primo luogo, sul corpo, poi sul corpo che non si addice, e poi, ancora, sul corpo che continua, anche all'ombra della morte. Stroke Book documenta anche le complessità della critica e dell'immaginazione, mantenendo aperto uno spazio per il sogno, il piacere, l'intimità e l'inaspettato.