Lettera d'amore a una fidanzata immaginaria

Titolo originale:

Love Letter to an Imaginary Girlfriend

Contenuto del libro:

Quando scrivo prendo cose da ogni dove / come una gazza e le rigiro".

La verve lirica, l'arguzia e la tenerezza di Love Letter to an Imaginary Girlfriend sono qualità tipiche della poesia di Kenny Knight. Egli scrive di esperienze vissute, notevolmente privo di quella teorizzazione auto-importante di cui abbondano le altre opere della Casa della Poesia. Questo non indica una sorta di abbandono dell'artificio, la necessità in poesie come questa è di tipo diverso. L'arte qui è assorbita dagli scambi di voci umane e abbellita da una poetica da gazza, "mentre il vento soffia dall'Atlantico/come una delle canzoni di Bob Dylan".

Questo è anche un mondo di prospettive luminose a portata di mano, di vividi ricordi d'infanzia, di gioventù rock'n'roll e di scoperte inebrianti. Si estende su "tremila miglia di carta inzuppata/una poesia che inizia a Honicknowle/ e finisce sulla soglia di casa di Olson nel Massachusetts". Ciò richiede che la carta inzuppata di mare resista abbastanza a lungo da portarci lì. Forse ce la faremo, trasportati da "quella giraffa/che guida un rullo compressore" che si ferma "per lasciare che l'ombra/di un corvo e di un cigno/voli sopra l'attraversamento della zebra/fuori dal fruttivendolo/di West Park".

Infine, Love Letter to an Imaginary Girlfriend, è la poesia di un particolare tipo di flaneur, consapevole del tempo che passa e impegnato in un dialogo con una moltitudine di personaggi, di sé e degli altri. Ecco il poeta di Plymouth che incontra Eric Dolphy, il poliziotto sotto copertura, Geoffrey Hill, Buddy Holly, l'impiegato del supermercato, Cy Twombly, Van Gogh, Ornette Coleman, i Pink Floyd, Matisse e Don McClean.