Leggende basche: Raccolte, principalmente, nel Labourd

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Titolo originale:

Basque Legends: Collected, Chiefly, in the Labourd

Contenuto del libro:

In A Book of the Basques, Rodney Gallop osserva che "un inglese, e uno solo, ha vissuto abbastanza a lungo tra i baschi da poter scrivere con autorità sul loro carattere, i loro costumi e la loro lingua: il reverendo Wentworth Webster". Basandosi sulle informazioni che Webster raccolse dai domestici e dalle altre domestiche nel mondo chiuso dell'etxe (casa, ma con un significato molto più forte e completo di quello che ci aspettiamo dalla parola inglese) basca del XIX secolo, in particolare da Stephana Hirigaray, che egli assunse come domestica nei Paesi Baschi.

Come donna basca francese con radici rurali, Stephana Hirigaray non aveva solo storie da raccontare al suo datore di lavoro. Aveva una conoscenza approfondita della cultura in cui quelle storie erano inserite. Hirigaray apparteneva a una comunità morale basca in cui le relazioni tra padrone e servo erano particolarmente paritarie.

Nella cultura rurale basca, i servi mangiavano alla stessa tavola dei loro datori di lavoro, che li consideravano membri della famiglia. È quindi probabile che il rapporto padrone/servo tra Webster e Hirigaray sia stato influenzato dall'enfasi basca sull'uguaglianza.

Pubblicato per la prima volta nel 1877, le Leggende basche sono costituite da più di quarantasei storie (e loro varianti) che presentano figure soprannaturali come il Tartaro o Ciclope, il Serpente a sette teste e le fate basche note come lami ak. Inoltre, Webster ha raccolto storie di streghe e stregoneria, racconti di animali (come "Acheria, la volpe"), fiabe e racconti religiosi.

Il libro contiene anche un saggio originale sulla lingua basca di Julien Vinson, una raccolta approfondita di poesie basche e un'introduzione moderna di Sandra Ott.