Leadership e autorità in Cina: 1895-1976

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Leadership e autorità in Cina: 1895-1976 (Lawrence Sullivan)

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Titolo originale:

Leadership and Authority in China: 1895-1976

Contenuto del libro:

Questo volume presenta i conflitti d'élite e le controversie politiche in Cina dal 1895 al 1978 come radicati in due visioni diametralmente opposte della leadership e dell'autorità politica: un modello radicale e carismatico che infonde un'autorità assoluta nel singolo leader, la cui “volontà” guida la politica e la cui “parola” è la base della formulazione delle politiche, contro un modello istituzionale in cui l'autorità inerisce all'organizzazione e in cui la leadership e il processo decisionale “collettivo” governano il regno politico. Il primo modello nella storia moderna della Cina ha comportato un “principio del leader” e un culto della personalità che è iniziato con Sun Yatsen e Chiang Kaishek nel Partito Nazionalista (KMT) e ha raggiunto il suo apice con il culto della leadership del presidente del Partito Comunista Cinese (PCC) Mao Zedong, soprattutto durante la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria del 1966-1976.

Quest'ultimo modello, con la sua enfasi sulla “leadership collettiva” (jiti lingdao) e sul “razionalismo amministrativo”, è nato come reazione tra i primi membri del PCC contro la promozione dei culti della leadership di Sun e Chiang ed è diventato un principio di governo centrale nel Partito Comunista che è servito come dottrina ufficiale della leadership a partire dalla formazione del Partito nel 1921. Mentre nel periodo precedente al 1949 e nei primi anni Cinquanta della storia del PCC le tensioni sulle questioni relative alla leadership erano relativamente tenui, poiché si era raggiunto un apparente “compromesso” in cui, a partire dal 1943, si promuoveva il culto del leader a fini propagandistici, ma con un processo decisionale collegiale che regolava le decisioni interne al Partito, alla metà e alla fine degli anni Cinquanta questo “compromesso” tra i vertici è stato messo sempre più a dura prova e infine si è rotto.

Dedito a una visione di una Cina “socialista” fondamentalmente diversa da quella degli altri leader su una serie di fronti economici, sociali e politici, Mao Zedong spinse il suo dominio sul processo politico che alla fine provocò un assalto all'apparato del PCC in tutto il Paese, mentre il culto del leader raggiunse proporzioni mitiche durante la Rivoluzione culturale. Di fronte alla possibilità di una guerra civile e generalmente contrario alla presa di potere della politica da parte della Banda dei Quattro radicale guidata dalla moglie Jiang Qing, a metà degli anni '70 il grande leader ormai invecchiato acconsentì alla ricostruzione del PCC secondo linee tradizionali e “istituzionali”.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780739171547
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Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2012
Numero di pagine:334

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)