Le portaerei giapponesi e la vittoria nel Pacifico: L'opzione Yamamoto

Punteggio:   (2,9 su 5)

Le portaerei giapponesi e la vittoria nel Pacifico: L'opzione Yamamoto (Martin Stansfield)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro esplora una storia alternativa sulla strategia navale del Giappone, concentrandosi in particolare sul potenziale della flotta di portaerei giapponese se le risorse fossero state allocate in modo diverso. Presenta spunti interessanti, ma manca di un'esecuzione approfondita e di riferimenti, deludendo molti lettori.

Vantaggi:

Il libro offre un affascinante scenario “what if” sulle portaerei giapponesi e include alcuni utili approfondimenti sulle portaerei effettivamente costruite. Si rivolge agli appassionati di storia alternativa e di strategia navale.

Svantaggi:

I lettori hanno trovato l'esecuzione scarsa, con una mancanza di fonti di riferimento, numerose digressioni nella scrittura e uno stile accademico che può risultare arido. Molti hanno ritenuto che la copertura della strategia e delle tattiche fosse limitata e alcuni hanno criticato lo stile di scrittura come poco coinvolgente o confuso.

(basato su 6 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Japanese Carriers and Victory in the Pacific: The Yamamoto Option

Contenuto del libro:

Le portaerei giapponesi e la vittoria nel Pacifico si concentra sul dibattito prebellico tra la costruzione di una nuova generazione di superbattaglie o l'adozione di portaerei come navi capitali del futuro.

Una potenza asiatica, in particolare, vede nelle portaerei un modo per sfidare gli Stati Uniti e gli imperi coloniali, perdendo inizialmente la gara ma uscendone bene nel periodo successivo alla Guerra Fredda. Martin Stansfeld esamina la genesi, molto trascurata, della cosiddetta flotta ombra giapponese, un tentativo segreto di raggiungere la parità con gli Stati Uniti in fatto di portaerei, anche se solo con conversioni a bassa velocità di navi di linea e ausiliarie, ma che insieme alle supercorazzate ingombravano le strutture di varo quando queste avrebbero potuto essere dedicate alla produzione di portaerei veloci.

Questo primo sguardo analitico alle principali strutture di varo disponibili in Giappone mostra che la Marina Imperiale Giapponese avrebbe potuto raddoppiare la sua flotta di portaerei veloci e quindi fornire una copertura aerea sufficiente per l'invasione delle Hawaii piuttosto che per il solo raid di Pearl Harbor, ma solo a condizione che nessuno si accorgesse che stavano costruendo tutte queste portaerei. Questo è dimostrato essere del tutto possibile, dato lo straordinario successo dell'IJN nel nascondere la produzione di super corazzate e flotte ombra. A questo programma segreto di flotta di portaerei veloci viene dato il nome di "flotta fantasma" da Stansfeld, che procede a dimostrare come sarebbe stata trasformata la strategia della guerra del Pacifico.

I capitoli sono costellati da un cast di personaggi esotici, tra cui spicca l'ammiraglio Isoroku Yamamoto, ideatore di Pearl Harbor, figura mitica per i giapponesi di oggi e famosa in tutto il mondo grazie ai film. Stansfeld si sofferma sulle ironie della guerra, in particolare su come, senza il "giorno che vivrà nell'infamia", l'America non sarebbe mai diventata la superpotenza mondiale che è oggi.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781399010115
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2021
Numero di pagine:248

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)