Le ossa dell'albero di Baobab

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Titolo originale:

The Bones of the Baobab Tree

Contenuto del libro:

Ambientato nella Carolina del Sud, negli Stati Uniti, nel XVIII secolo.

Una storia di schiavi. Basata sui fatti, abbellita nell'empatia.

Il personaggio principale è Nicholas. Nato in una piantagione nel 1767. Strappato alla madre all'età di sette anni dal lavoratore dei suoi padroni, Barn, che dirige i ragazzi del culto di Moloch. Nicholas viene iniziato. Vengono gettati i semi perché Nicholas diventi uno psicotico squilibrato. Ha una predilezione per le donne bianche.

Khat, delicata, timorosa. Emarginata dalla madre e dai fratelli, viene cresciuta dalla nonna En, un'alta sacerdotessa esperta di voodoo. En è una forza del bene o del male? Khat viene presa e venduta a un ricco proprietario di piantagioni. Con la sua prima moglie era gentile, generoso, amorevole. Lei morì di parto. Si risposò con una donna arrogante, malvagia e vendicativa. Di conseguenza, è diventato una caricatura maligna, obesa, l'antitesi di un gentiluomo della Carolina del Sud. Beth, la cuoca, abbraccia Khat. La donna influenza il destino di Nicholas e di Khat?

Il romanzo parla dell'oppressione dei bianchi e della sottomissione dei neri, oppure il bene trionfa?

Strappati alla loro cultura tradizionale in Africa. Sbattuti in una cultura bianca fatta di buone maniere, raffinatezza, follia e frivolezza. Le loro vite potrebbero essere distrutte per sempre. O potrebbero attingere al loro spirito nativo, il soprannaturale con una tintura di voodoo, per sopravvivere?

L'argomento si pensava fosse stantio, persino arido. Ma la mia storia non solo tocca il cuore della natura umana. Ne trafigge le viscere.

"I muri di pietra non fanno una prigione, né le sbarre di ferro una gabbia". Richard Lovelace.