Le ombre di Berlino: Le storie berlinesi di Dovid Bergelson

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La raccolta di racconti di Dovid Bergelson è ambientata nella Berlino del primo dopoguerra e riflette sui temi della dualità e dell'esperienza ebraica tra realtà contrastanti. Sebbene lo sviluppo dei personaggi sia forte, l'ambientazione manca di un ricco senso del luogo e le storie sembrano meno coinvolgenti rispetto alla letteratura mitteleuropea dell'epoca.

Le caratterizzazioni sono forti e forniscono ottimi studi psicologici. I racconti esplorano efficacemente i temi della dualità e dell'esperienza ebraica in un contesto storico complesso. La traduzione di Joachim Neugroschel è scorrevole e diretta.

I racconti non evocano un senso vivido di Berlino, mancando i dettagli sensoriali tipici della letteratura contemporanea. La rappresentazione della cultura ebraica è minima e i lettori che cercano un senso più profondo del luogo o un'esperienza più coinvolgente nella Germania di Weimar potrebbero rimanere delusi.

(basato su 1 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Shadows of Berlin: The Berlin Stories of Dovid Bergelson

Contenuto del libro:

Ombre di Berlino è, in parte, una cronaca cupa della vita in un'Europa sempre più ostile ai margini della Seconda guerra mondiale, in parte una parabola mitica. Le storie di Bergelson - appassionate, oneste, cupe e spesso esilaranti - accennano alla possibilità di redenzione anche se suggeriscono un orrore dietro l'angolo.

“I racconti berlinesi di David Bergelson rivelano un momento di incredibile possibilità nella cultura ebraica, quando alcuni dei più grandi scrittori yiddish dell'epoca vedevano nella capitale tedesca un faro per artisti creativi progressisti e modernisti. Nel corso di una breve frase, Bergelson scende con maestria dalle brulicanti strade berlinesi nelle profondità dell'anima dei suoi personaggi. La sua prosa brilla di virtuosismo stilistico, umorismo selvaggio e crea una fusione perfetta tra modernismo occidentale e orientale”. - Robert Adler Peckerar, Direttore didattico del Centro Nazionale del Libro Yiddish

“La disperazione popola la Berlino di Bergelson. I suoi racconti descrivono una metropoli all'indomani della Prima Guerra Mondiale. Sono storie di rifugiati ebrei in agguato nell'ombra, che cercano la guarigione e la redenzione dai terribili massacri delle comunità ebraiche dell'Ucraina. Isolati, alienati, preda di predatori sessuali e vittime di truffe, questi rifugiati tramano vendetta contro i pogromisti con cui si scontrano in squallidi affittacamere e carrelli affollati. I personaggi di Bergelson sono figure che hanno perso il loro centro, fantasmi che abitano le pensioni, che cercano ma non riescono a trovare un senso alle loro vite in mezzo a incontri insignificanti che immaginano come eventi sconvolgenti. Contro il mondo grigio della sua descrizione realistica, i narratori delle sue storie suggeriscono con la loro arguzia altre possibilità umane precluse ai suoi personaggi”. -Murray Baumgarten, direttore di Studi ebraici dell'Università della California, Santa Cruz

“Il genio di Bergelson è stato un segreto ben custodito per troppo tempo. Ma ora il segreto è svelato. Queste storie sono abbaglianti e devastanti, il loro potere ti travolge lentamente mentre ti rendi conto, pagina dopo pagina di prosa accurata e scioccantemente onesta, della stupefacente presenza del male irrazionale. Aspettatevi di rimanere sbalorditi”. -Dara Horn, autrice di “Nell'immagine”.

Dovid Bergelson (1884-1952) è considerato uno dei migliori scrittori yiddish sovietici del XX secolo. Fu giustiziato nel 1952 nell'ambito dell'epurazione staliniana della cultura yiddish sovietica.

Joachim Neugroschel è vincitore di tre premi PEN per la traduzione e del premio per la traduzione franco-americana. Tra le sue traduzioni figurano opere di Franz Kafka, Marcel Proust e Thomas Mann.