Le narrazioni di precarietà e resilienza degli accademici migranti in Europa

Titolo originale:

Migrant Academics' Narratives of Precarity and Resilience in Europe

Contenuto del libro:

Questo volume è costituito da narrazioni di accademici migranti del Sud globale all'interno di università del Nord globale. I contributi autobiografici e autoetnografici di questa raccolta mirano a decolonizzare il discorso sulla mobilità accademica, evidenziando le esperienze di precarietà, resilienza, assistenza e solidarietà ai margini del mondo accademico.

Gli autori utilizzano la precarietà per analizzare lo stato delle cose nell'accademia, dalle pratiche di assunzione alla divisione del lavoro "culturalmente" accettata, alle forme sistematiche di discriminazione, razzializzazione e gerarchie di genere, ecc. Partendo dalla precarietà come concetto critico per sfidare l'esclusione sociale o formare collettivi politici, gli autori si allontanano dagli stili accademici convenzionali, adottando invece l'autobiografia e l'autoetnografia come metodi di analisi accademica intersezionale. Questo approccio sfida in modo creativo le divisioni tra sistema e individuo, mente e anima, oggettivo e soggettivo, scienza, teoria e arte.

Questo volume sarà di interesse non solo per gli studiosi del campo degli studi sulle migrazioni, ma anche per i docenti e gli studenti di sociologia, studi postcoloniali, studi di genere e razza e studi critici sui confini. L'approccio interdisciplinare del volume cerca anche di rivolgersi ai responsabili della diversità delle università, ai manager, ai principali responsabili delle decisioni e ad altri lettori direttamente o indirettamente coinvolti nel mondo accademico contemporaneo. Il formato e lo stile dei contributi sono di ampio respiro (includono poesia e prosa creativa), rendendo il volume accessibile e leggibile per un pubblico generico.