Le figlie rubate di Chibok

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Titolo originale:

The Stolen Daughters of Chibok

Contenuto del libro:

Nel cuore della notte del 14 aprile 2014, il gruppo terroristico Boko Haram ha rapito 276 ragazze dal dormitorio della loro scuola secondaria nella città di Chibok, nel nord-est della Nigeria. Nei giorni successivi, 57 ragazze sono riuscite a fuggire. Per due anni, 219 ragazze sono rimaste disperse.

Negli ultimi quattro mesi del 2015, nel pieno dell'insurrezione, Aisha Muhammed-Oyebode, direttore generale della Murtala Muhammed Foundation (MMF) in Nigeria, ha intrapreso un progetto per intervistare, fotografare e documentare i racconti dei genitori di ciascuna delle ragazze scomparse. Il team della MMF è riuscito a incontrare i parenti di 201 di loro.

Nel maggio 2016, la prima delle studentesse scomparse, Aisha Nkeki Ali, è stata ritrovata dall'esercito nigeriano. Negli anni successivi, altri 107 sono tornati a casa: quattro grazie all'intervento militare/paramilitare nigeriano, ventuno grazie a un rilascio negoziato nell'ottobre 2016 e altri ottantadue nel maggio 2017; entrambi gli accordi sono stati mediati dalla Svizzera e dal Comitato internazionale della Croce Rossa. I negoziati sempre più complicati tra il governo nigeriano e Boko Haram continuano per le 112 ragazze rimaste prigioniere.

Per le famiglie delle ragazze e per la comunità di Chibok, il trauma di questa esperienza rimane una realtà quotidiana. Le parole hanno un potere che i numeri non potranno mai avere. The Stolen Daughters of Chibok è una raccolta di saggi integrativi di esperti di fama e di interviste e fotografie di 152 delle 210 famiglie di Chibok che sono state intervistate e fotografate. Si tratta di un tributo alle ragazze, che mira a catturare la loro vita prima del rapimento e a mettere in evidenza come le loro famiglie abbiano lottato per affrontarlo dopo.