Le esistenze minori: Tienne Souriau, un'estetica del virtuale

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Titolo originale:

The Lesser Existences: tienne Souriau, an Aesthetics for the Virtual

Contenuto del libro:

Sull'estetica e l'ontologia complesse che caratterizzano l'opera unica di Tienne Souriau.

In questa concisa ma ampia esegesi dell'estetica filosofica di Tienne Souriau, il filosofo David Lapoujade fornisce una lucida introduzione a molti dei concetti chiave alla base del pluralismo esistenziale di Souriau. Tra le varie modalità di esistenza che popolano un mondo, Souriau attribuisce particolare importanza agli esseri virtuali, le esistenze minori. Sempre sotto forma di schizzo o di abbozzo, la perfezione di queste esistenze sta proprio nell'incompiutezza con cui impregnano tutta la realtà. Esse esistono con una forza problematizzante, ponendo domande e invitando a stabilire un'"arte" che le renda più reali. Eppure, perché ciò avvenga, un'altra esistenza deve prima vederle, deve essere in grado di ascoltare i loro appelli e deve essere disposta a difendere il loro diritto di esistere.

Attraverso discussioni sull'arte moderna che spaziano dai personaggi diseredati di Kafka e Beckett alle griglie di Agnes Martin e alle protografie di Oscar Mu oz, Lapoujade conduce il lettore in un mondo filosofico complesso, ricco di esistenze modali e animato da una concezione unica dei processi creativi, in cui il filosofo come artista o l'artista come filosofo si fa paladino, difendendo il diritto di certe realtà a guadagnare l'esistenza. Per Souriau, nulla è dato in anticipo, tutto è un'opera in divenire: questa è la pratica instaurativa che fonda tutta la sua opera.