Le donne come traduttrici nella prima Inghilterra moderna

Le donne come traduttrici nella prima Inghilterra moderna (Deborah Uman)

Titolo originale:

Women as Translators in Early Modern England

Contenuto del libro:

Women as Translators in Early Modern England offre una teoria femminista della traduzione che considera sia la pratica che la rappresentazione della traduzione nelle opere scritte da donne della prima età moderna. Il testo sostiene l'importanza di tale teoria per cambiare il modo in cui valutiamo il lavoro delle donne. A causa della separazione formale dell'Inghilterra dalla Chiesa cattolica e della concomitante elevazione del vernacolo scritto, il primo periodo moderno presenta un ricco caso di studio per una teoria di questo tipo. Quest'epoca è stata testimone non solo di un forte interesse per la rinascita delle glorie letterarie del passato, ma anche di un crescente impegno nell'educazione umanistica, di un aumento dei tassi di alfabetizzazione tra le donne e i laici e di articolazioni emergenti del sentimento nazionale. Inoltre, il periodo vide un cambiamento nella visione della paternità, in ciò che poteva significare per gli individui cercare fama o profitto attraverso la scrittura. Fino a tempi relativamente recenti, gli studiosi della prima età moderna ritenevano che le donne fossero escluse dal raggiungimento dello status di autore per una serie di ragioni: la loro istruzione limitata, la convinzione che la scrittura pubblica fosse particolarmente scandalosa per le donne e la regola implicita che esse dovessero aderire alla santa trinità di "castità, silenzio e obbedienza".

Sebbene questa visione sia cambiata in modo significativo, le donne scrittrici sono ancora considerate, per quanto a malincuore, marginali rispetto alla cultura letteraria del tempo. Le donne scrivono meno degli uomini, scrivono meno e la loro "scelta" di generi sembra piuttosto impoverita; se a questo si aggiunge il dibattito sulla traduzione come potenziale veicolo di espressione letteraria, si capisce perché gli scritti delle donne della prima età moderna siano ancora sottovalutati. Questo libro analizza il modo in cui le traduttrici rappresentano se stesse e il loro lavoro, rivelando un modello generale in cui la traduzione riflette le limitazioni che le donne dovevano affrontare come scrittrici, dando loro allo stesso tempo l'opportunità di trascendere tali limitazioni. In effetti, la traduzione ha dato alle donne la possibilità di assumere un ruolo autoriale, un ruolo che secondo gli standard legali e culturali avrebbe dovuto essere loro negato, un ruolo che ha dato loro la proprietà delle loro parole e la possibilità di ottenere profitto, fama, status e influenza.

Pubblicato dalla University of Delaware Press. Distribuito in tutto il mondo dalla Rutgers University Press.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781644531006
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2012
Numero di pagine:176

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)