Le domeniche di Jean Dzert

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Titolo originale:

The Sundays of Jean Dzert

Contenuto del libro:

Jean de La Ville de Mirmont ha lasciato un classico indiscusso, autopubblicato pochi mesi prima di incontrare il suo destino sul fronte della Prima Guerra Mondiale: un racconto sobrio, quasi umoristico, di solitudine e alienazione urbana che delinea la mediocrità dell'esistenza burocratica.

Jean D zert è un impiegato del ministero, che completa la sua vita irreggimentata con frammenti di filosofia orientale, passeggiate in città e tentativi consumistici di dare un contenuto alla sua vita, strutturando le sue domeniche attraverso un uso rigoroso di volantini pubblicitari che lo portano da saune a ristoranti vegetariani a conferenze sull'igiene sessuale.

Nella sua noia mortale, nel suo impegno modernista con la banalità del quotidiano e nella sua rassegnazione quasi eroica alla mediocrità, Jean D zert emerge come una sorta di controparte francese del burocrate ribelle di Herman Melville, Bartleby lo scrivano - salvo che quando si tratta di essere un ribelle esistenziale, Jean D zert si spinge ancora più in là nella sua volontà di preferire di no. "Jean D zert è come un fratello per me", ha scritto Michel Houellebecq, "per la sua capacità di sfuggire alla disperazione attraverso il vuoto".

Jean de La Ville de Mirmont (1886-1914) fu ucciso dall'esplosione di una granata sul fronte della Prima guerra mondiale. Lasciò una raccolta di poesie che sarebbe stata pubblicata postuma, una raccolta di racconti e la novella per cui è ricordato, Le domeniche di Jean D zert.