Le cose che si dicono

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Titolo originale:

The Things Things Say

Contenuto del libro:

Una delle nuove forme di narrativa in prosa emerse nel XVIII secolo fu la narrazione in prima persona raccontata da oggetti come monete, carrozze, vestiti, animali o insetti. Questo è un nuovo ambizioso resoconto del contesto in cui queste "it narratives" divennero così popolari. Che cosa significa quando una proprietà si dichiara indipendente dai suoi proprietari e inizia a muoversi e a parlare? Jonathan Lamb affronta questa e molte altre domande, proponendo una nuova interpretazione di questi strani racconti, da Defoe, Pope, Swift, Gay e Sterne, alle pubblicità, alle nature morte e ai diari dei mari del Sud.

Lamb sottolinea la qualità sovversiva e persino insensata di ciò che le cose dicono: i loro interessi sono così radicalmente diversi dai nostri che le distruggiamo o le veneriamo. Esistendo al di fuori dei sistemi di scambio e delle priorità della società civile, le cose in realtà pubblicizzano l'oscurità dissidente comune alle narrazioni di schiavi, da Esopo e Fedro fino a Frederick Douglass e Primo Levi, un modo di significare solo ciò che si dice, senza mai dire ciò che si intende. Questo è ciò che Roxana di Defoe chiama "il senso delle cose", e si trova nei suoni, nelle sostanze e nelle immagini piuttosto che nei segni convenzionali.

Questo importante lavoro illumina non solo le "it narratives", ma anche la letteratura del XVIII secolo, la nascita del romanzo e la genealogia della narrazione degli schiavi.