Le altre opere di Dante: Valutazioni e interpretazioni”.

Titolo originale:

Dante's Other Works": Assessments and Interpretations"

Contenuto del libro:

Autorevoli studiosi di Dante provenienti dagli Stati Uniti, dall'Italia e dal Regno Unito contribuiscono con saggi originali alla prima pubblicazione critica in lingua inglese sulle "altre opere" di Dante.

Piuttosto che parlare di "opere minori" di Dante, secondo una tradizione secolare di studiosi danteschi che risale almeno al XVIII secolo, questo volume propone la denominazione di "altre opere" sia alla luce del loro status accresciuto sia come parte di uno sforzo generale per riaffermare il loro valore come opere autonome. Infatti, se Dante non avesse mai scritto la Commedia, sarebbe comunque considerato lo scrittore più importante del tardo Medioevo per l'originalità e l'inventiva delle altre opere che scrisse oltre al suo monumentale poema, tra cui le Rime, il Fiore, il Detto d'amore, la Vita nova, le Epistole, il Convivio, il De vulgari eloquentia, la Monarchia, l'Egloge e la Questio de aqua et terra. Ciascun collaboratore di questo volume affronta una delle "altre opere" presentando le principali tendenze interpretative e le questioni relative al testo e soffermandosi su aspetti di particolare interesse. Sono inclusi due saggi sul rapporto tra le "altre opere" e le questioni di filosofia e teologia. Le "altre opere" di Dante interesseranno dantisti, medievisti e studiosi di letteratura in ogni fase della loro carriera.

Collaboratori: Manuele Gragnolati, Christopher Kleinhenz, Zygmunt G. Barań.

Ski, Claire E. Honess, Simon Gilson, Mirko Tavoni, Paola Nasti, David Lummus, Theodore J. Cachey, Jr., Luca Bianchi e Vittorio Montemaggi.