Lavoro, voglia di lavoro: Lavoro e desiderio alla fine del capitalismo

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Titolo originale:

Work Want Work: Labour and Desire at the End of Capitalism

Contenuto del libro:

Work Want Work analizza in modo accattivante come una logica del lavoro sia diventata parte integrante di tutto ciò che facciamo, anche se il posto del lavoro formale è diventato sempre più precario. Facendo riferimento a dati sociologici, filosofia, teoria politica, legislazione, testimonianze di lavoratori e a un mix eclettico di testi culturali - da Lucian Freud a Google, da Anthony Giddens ai selfie, da Jean-Luc Nancy a Amy Winehouse - Pfannebecker e Smith spiegano come il capitalismo delle tecnologie globalizzate abbia messo al lavoro il nostro tempo, le nostre soggettività, le nostre esperienze e i nostri desideri in modi senza precedenti.

Poiché ogni parte della vita è colonizzata dal lavoro senza garantire i nostri mezzi di sostentamento, è necessario porsi nuove domande: se la nostalgia del lavoro può salvarci, come le idee di lavoro cambiano le concezioni della comunità politica, come l'occupazione e la disoccupazione sono diventate mal-occupazione e se il lavoro del nostro desiderio online può essere disgiunto dallo sfruttamento capitalistico.

La domanda più grande, in un momento in cui la fine del lavoro e un futuro completamente automatizzato sono proclamati dagli idealisti della Silicon Valley così come dai politici socialdemocratici e dai teorici della sinistra, è la seguente: come possiamo proporre una società e una cultura post-lavorative che vorremo davvero?