Lavoratori precari: Storia dei dibattiti, della mobilitazione politica e delle riforme del lavoro in Italia

Titolo originale:

Precarious Workers: History of Debates, Political Mobilization, and Labor Reforms in Italy

Contenuto del libro:

La recente e vasta ondata di studi di scienze sociali sulla precarietà del lavoro ha in genere poco da dire sulle forme precedenti di questo fenomeno. La monografia di Eloisa Betti dimostra in modo convincente, sull'esempio dell'Italia, che anche nella fase postbellica di stabilità keynesiana e di welfare state il lavoro precario è stato una caratteristica di fondo dello sviluppo economico.

L'autrice esamina come in questo breve periodo sia prevalsa una politica eccezionale di stabilità del lavoro. Il volume presenta poi i processi attraverso i quali la precarietà del lavoro ha ripreso slancio - sotto il nome di flessibilità - nella fase post-fordista a partire dai primi anni Ottanta, assumendo nuove forme nelle epoche di Craxi e Berlusconi. L'analisi si rivolge a molteplici attori.

Il libro dà voce a intellettuali, studiosi, politici e sindacalisti che hanno inquadrato il concetto e i dibattiti sul lavoro precario dagli anni Cinquanta in poi. Vengono analizzati i punti di vista di esperti di diritto del lavoro, politici e funzionari pubblici in merito alle normative sul lavoro.

Vengono esplorate le posizioni dei precari stessi, dalle donne delle campagne, ai lavoratori a domicilio dell'industria, agli operai, ai medici, ai ricercatori universitari e ai tirocinanti, svelando l'emergere di movimenti sociali contro la precarietà. Il ruolo continuo delle associazioni femminili e dei gruppi femministi nell'opporsi alla precarietà del lavoro a partire dagli anni Cinquanta è esposto in modo prominente.