La vittoria attraverso l'influenza: Le origini delle operazioni psicologiche nell'esercito americano

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Titolo originale:

Victory Through Influence: Origins of Psychological Operations in the US Army

Contenuto del libro:

Coprendo il periodo che va dalla prima guerra mondiale alla guerra di Corea, Victory through Influence: Origins of Psychological Operations in the US Army sostiene che lo sviluppo delle operazioni psicologiche dell'esercito americano avvenne nonostante la diffusa opposizione istituzionale. Gli scettici hanno notato che gli effetti della propaganda in combattimento non potevano essere misurati come quelli della fanteria, dell'artiglieria o del potere aereo. Gli ufficiali delle armi da combattimento la consideravano una tattica militare accessoria, inutile o disonorevole. I carrieristi diffidavano dall'investire molto tempo o energia nella guerra psicologica, o "psywar".

Dopo aver istituito una cellula di pianificazione della guerra psicologica all'inizio del 1918, nell'ambito del Military Intelligence Branch, il Dipartimento della Guerra fece un ulteriore passo in avanti, impiegando una sezione di propaganda con poco personale e scarse risorse. Era la prima volta che l'esercito americano faceva una cosa del genere. Dopo l'armistizio, la sezione fu eliminata e le sue lezioni operative andarono perse. Durante la Seconda guerra mondiale, l'esercito aveva attivato unità tattiche come le squadre di propaganda, le compagnie di radiotrasmissione mobile e i distaccamenti operativi delle stazioni base per la psywar.

Quando iniziò la guerra di Corea, l'esercito americano, mal preparato, ricostruì nuovamente la sua capacità di guerra psicologica partendo praticamente dal nulla. I gruppi tattici dimostrarono una volta per tutte che le operazioni psicologiche erano un moltiplicatore di forze inestimabile nelle operazioni militari. Queste unità hanno avvertito i civili del pericolo imminente, hanno promosso programmi umanitari delle Nazioni Unite, hanno contribuito a riportare la delegazione comunista al tavolo dei negoziati e altro ancora. Questi contributi indispensabili alla vittoria in guerra, insieme al riconoscimento delle dimensioni psicologiche della Guerra Fredda, hanno contribuito a convincere gli ufficiali superiori e i responsabili politici del valore delle operazioni psicologiche. Nel corso di tre guerre, e come parte di un'istituzione scettica, i praticanti delle operazioni psicologiche si sono guadagnati lo status di presenza permanente all'interno dell'esercito statunitense.