La vita e le avventure di un detenuto stregato

Punteggio:   (4,2 su 5)

La vita e le avventure di un detenuto stregato (Austin Reed)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro è un resoconto autobiografico delle esperienze di un nero all'interno del sistema penale della New York dell'era pre-ricostruzione, che presenta sia le sfide personali che ha affrontato sia il contesto sociale del suo tempo. Offre uno sguardo macabro sul passato, rivelando la dura realtà della vita in vari istituti ed esplorando al contempo i temi della razza e della riforma.

Vantaggi:

Il libro è stato apprezzato per la sua narrazione vivida, per le descrizioni dettagliate delle pratiche storiche di incarcerazione e per i commenti acuti sulle questioni sociali legate alla razza. Molti lettori hanno trovato il tono dell'autore accattivante e hanno apprezzato il formato del diario ben annotato e il suo significato di rara opera autobiografica di una persona di colore di quell'epoca.

Svantaggi:

Alcune recensioni indicano che la scrittura in sé può mancare di lucidità e coerenza, con alcuni lettori che faticano a entrare in contatto con la prospettiva dell'autore. Ci sono critiche sulla rappresentazione della razza da parte dell'autore, che si concentra sulle interazioni positive con i bianchi e sulle rappresentazioni negative degli individui neri. Inoltre, alcuni lettori hanno trovato le note dell'editore fonte di distrazione e hanno suggerito di leggerle dopo il testo principale.

(basato su 26 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Life and the Adventures of a Haunted Convict

Contenuto del libro:

Il primo memoriale carcerario conosciuto di uno scrittore afroamericano - recentemente scoperto e autenticato da un gruppo di studiosi di Yale - getta luce sul legame di lunga data tra razza e incarcerazione in America.

Un ritratto straziante della vita dietro le sbarre... in parte confessione, in parte geremiade, in parte lamento, in parte romanzo picaresco (che ricorda, a volte, Dickens e Defoe)" - Michiko Kakutani, The New York Times.

NOMINATO UNO DEI MIGLIORI LIBRI DELL'ANNO DAL SAN FRANCISCO CHRONICLE.

Nel 2009, gli studiosi dell'Università di Yale si sono imbattuti in un manoscritto sorprendente: il libro di memorie di Austin Reed, un nero libero nato negli anni Venti dell'Ottocento che trascorse la maggior parte della sua prima vita tra i lavori forzati in prigione e i lavori forzati come servo indigeno. Perso per più di centocinquant'anni, il documento scritto a mano è il primo memoriale carcerario conosciuto scritto da un afroamericano. Corroborato dai registri della prigione e da altre fonti documentarie, il testo di Reed fornisce un avvincente resoconto in prima persona di una vita nordica antebellica vissuta al di fuori della schiavitù che tuttavia presentava, nei suoi dettagli quotidiani, inquietanti somiglianze con quella stessa istituzione.

Ora, per la prima volta, possiamo ascoltare la storia di Austin Reed così come lui intendeva raccontarla. Nacque da una famiglia nera della classe media nella città in pieno boom di Rochester, New York, ma quando suo padre morì, sua madre faticò a sbarcare il lunario. Ancora bambino, Reed fu messo al servizio di una famiglia di agricoltori bianchi nei pressi di Rochester. Fu sorpreso a tentare di incendiare un edificio e condannato a dieci anni nella brutale House of Refuge di Manhattan, un riformatorio minorile che presto sarebbe diventato famoso per le percosse e i lavori forzati.

Sette anni dopo, Reed si ritrovò nella famigerata Auburn State Prison di New York. Lì finì di scrivere questo libro di memorie, che esplora il primo riformatorio e la prima prigione industriale d'America dal punto di vista di un detenuto, ricordando le grandi crudeltà e gentilezze che sperimentò in quei luoghi e scavando nei modelli di segregazione razziale, sfruttamento e schiavitù che si estendevano oltre i confini del Sud schiavista, fino alla libera New York.

Corredato da affascinanti documenti storici (tra cui una serie di toccanti lettere scritte da Reed verso la fine della sua vita), The Life and the Adventures of a Haunted Convict è un'opera di rara bellezza che racconta una storia di razzismo, violenza, lavoro e prigionia del diciannovesimo secolo con una voce fiera e provocatoria. Il libro di memorie di Reed illumina la sua vita e i suoi tempi, così come i nostri oggi.

Elogi per "La vita e le avventure di un detenuto perseguitato".

"Uno dei più affascinanti e importanti libri di memorie mai prodotti negli Stati Uniti"-Annette Gordon-Reed, The Washington Post.

"Notevole... trionfalmente sfidante... Il valore più grande del libro sta nel vuoto che colma"- O: The Oprah Magazine.

"Reed mostra doti virtuosistiche di narrazione che, un secolo e mezzo dopo, guadagnano e mantengono l'orecchio del lettore"--Thomas Chatterton Williams, San Francisco Chronicle.

" L'urgenza e l'attualità del libro rimangono immutate.... Questa edizione esemplare recupera la storia senza intrappolarla definitivamente in un'unica interpretazione"-- The Guardian.

"Un racconto sensazionale e romanzesco di una vita movimentata"-- The Paris Review.

"Vivido e doloroso"-NPR.

"Lirico e aggraziato in una frase, ardente di furia e fuoco infernale in quella successiva" --Columbus Free Press.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780812986914
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2017
Numero di pagine:352

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)