La vita al potere del nulla

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Titolo originale:

Life to the Power of Nothing

Contenuto del libro:

In questo breve ma notevole libro, David Turner attinge all'esperienza di una vita per esplorare le credenze delle popolazioni indigene dell'Australia. Queste credenze, osserva, costituiscono le fondamenta di uno stile di vita pan-continentale basato non sul principio dell'unità, ma su una complessa interrelazione di parti interdipendenti. Questa visione del mondo ha molto da offrire al resto del mondo umano che sta cercando un percorso verso un futuro sostenibile e sicuro.

Come scrive l'autore nella prefazione del libro:

Nel febbraio del 1969 io e mia moglie Ruth mettemmo piede per la prima volta su un'isola remota dell'Australia settentrionale per fare ricerche sullo stile di vita degli aborigeni locali, proprio quando stava iniziando l'attività mineraria sulla loro terra - una coppia proveniente dal Canada via Londra, Inghilterra, e Perth, Australia Occidentale, io iscritto come dottorando all'Università dell'Australia Occidentale, inviato a Groote Eylandt nel Territorio del Nord dal mio professore, Ronald M. Berndt.

Una tenda al centro dell'accampamento aborigeno di Angurugu per il lavoro diurno, una "casa di sosta" sul fiume Angurugu come abitazione: ragni, serpenti, un fiume da attraversare ogni sera con il rischio che i coccodrilli d'acqua salata risalgano la corrente. Una stagione umida troppo umida e calda, una stagione secca troppo secca e calda, un'infezione anche per il più piccolo taglio. Cercare di imparare l'Anindilyaugwa, una delle lingue più complesse del mondo. Missionari, miniere. L'intera gamma.

Tutto questo tempo, tutti i viaggi intermedi, gli articoli e i libri pubblicati, per arrivare a capire cosa fa muovere questi aborigeni e il loro modo di vivere. Ma quale modo migliore di capire qualcosa se non quello di farne parte in prima persona? E quale modo migliore per esprimere una comprensione di base se non con poche parole, lasciando il resto alle esperienze dei lettori nel loro ambiente? Dopotutto, siamo tutti dello stesso tipo. Non è vero? Capaci di fare le stesse esperienze. Speriamo.