La vera storia di un topo che non l'ha mai chiesto

Punteggio:   (4,0 su 5)

La vera storia di un topo che non l'ha mai chiesto (Cristina Herreros Ana)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro presenta un'esplorazione complessa di temi come la violenza domestica, veicolata attraverso opere d'arte e narrazioni intricate. Mentre alcuni ne apprezzano la profondità e i meriti artistici, altri ne criticano l'adeguatezza al pubblico più giovane e la potenziale perpetuazione di stereotipi negativi.

Vantaggi:

L'opera d'arte è avvincente e bella, e il libro coinvolge lettori di tutte le età in discussioni riflessive su temi complessi. È apprezzato come una narrazione a più livelli che invita a letture e interpretazioni multiple, stimolando il dialogo su sentimenti ed esperienze.

Svantaggi:

Si teme che il messaggio del libro possa confondere il pubblico più giovane, in particolare quello al di sotto dei 13 anni, e che vi siano rappresentazioni problematiche, come l'uso di colori razziali per raffigurare i personaggi. I critici sostengono che l'attenzione alle questioni domestiche non sia adatta alla letteratura per bambini e che possa rafforzare stereotipi dannosi sui gatti neri.

(basato su 3 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The True Story of a Mouse Who Never Asked for It

Contenuto del libro:

La folclorista Ana Cristina Herreros e la visionaria illustratrice Violeta L piz danno vita a una rivisitazione profondamente femminista di un'antica fiaba popolare spagnola in La vera storia di un topo che non l'ha mai chiesto. Attraverso un testo ritmico, illustrazioni altamente concettuali e una narrazione visiva finale silenziosa ma rivelatrice, questo libro illustrato per ragazzi passa da una semplicità ingannevole a un finale esplosivo.

La storia inizia con un topo, molto ordinato e laborioso, che si costruisce una casa. Increduli del fatto che abbia una casa ma non una moglie, i pretendenti si presentano senza essere invitati, chiedendo ciascuno la sua mano. Lei rifiuta tutti...

finché non arriva un branco di piccoli gattini e accetta di sposare il più piccolo e indifeso del gruppo. Ma ogni topo fa bene a ricordare che un gattino diventa sempre un gatto.

Oggi, la versione più comunemente raccontata di questo popolare racconto popolare serve da monito, spaventando le ragazze a scegliere uomini buoni da sposare ricordando loro che il gatto divorerà sempre il topo. Ma questa storia affonda le sue radici nella versione originale, non normativa e non performativa, prima che diventasse un racconto ammonitore.

Qui, al contrario, la storia racconta il dolore e il danno che derivano dal cadere preda di situazioni che sfuggono al proprio controllo. È anche una storia potente di recupero della propria identità.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781592703203
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Rilegatura:Copertina rigida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)