La tradizione clownistica inglese dal Medioevo a Shakespeare

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Titolo originale:

The English Clown Tradition from the Middle Ages to Shakespeare

Contenuto del libro:

I clown teatrali inglesi hanno rivestito un importante significato culturale dal tardo Medioevo fino al XVII secolo, per poi vederselo sottrarre, a volte in modo violento, alla fine del Rinascimento, quando fu revocata la licenza di scherzare. Questa indagine sulle tradizioni clownesche del periodo esamina la loro storia e rivela i loro contesti culturali e le loro eredità nascoste.

Ha implicazioni di vasta portata non solo per una comprensione generale dei tipi di clown inglesi, ma anche per capire il loro ruolo considerevole nella definizione dei confini sociali, religiosi e razziali. Lo studio inizia con un'esplorazione delle prime rappresentazioni del nero nei salteri medievali, nei cicli teatrali e negli intermezzi dei Tudor, in precedenza mal interpretate, sostenendo che tali rappresentazioni sono più emblematiche della follia e dell'ignoranza che del male.

Altri elementi della tradizione clownesca qui esaminati includono il patrocinio di un clownesco e iconoclasta Lord of Misrule da parte dei protestanti a Cambridge e a corte durante i regni di Enrico VIII e Edoardo; il clown puritano del palcoscenico elisabettiano; e il Matto di Re Lear, sul quale vengono raggiunte conclusioni nuove e provocatorie. L'epilogo si concentra sulla clownerie satirica che si svolgeva clandestinamente nell'Interregno e sulle cause e le modalità di revoca del foolery patentato.