La tirannia del politicamente corretto: Il totalitarismo nell'era postmoderna

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Titolo originale:

The Tyranny of the Politically Correct: Totalitarianism in the Postmodern Age

Contenuto del libro:

È raro che qualcuno della "sinistra" politica sia critico nei confronti della Correttezza Politica - dopo tutto è una dottrina che hanno creato loro - ma in questo libro l'anarchico Keith Preston non solo critica fortemente la mentalità "PC", ma equipara la correttezza politica ai regimi totalitari della Russia comunista e della Germania nazista.

La messa al bando dei libri, l'intolleranza nei confronti dei dissidenti e persino i processi-farsa da parte dei media sono diventati parte del regime totalitario che ora domina la società occidentale. I nostri rappresentanti politici possono dormire sonni tranquilli per aver appoggiato guerre finanziariamente motivate, per aver creato una disoccupazione di massa, per aver tagliato i sussidi e per essersi opposti all'aumento delle tasse sui ricchi - ma temono di essere attaccati dai media per gli aspetti "non-pc" della loro vita privata.

Le case editrici che si sono fatte una reputazione pubblicando le opere di libertari come Thomas Paine, Murray Rothbard e Gustav Landauer, ora avvertono i loro autori contemporanei di omettere nelle loro opere ogni riferimento che possa far pensare a un'approvazione della disuguaglianza culturale o sociale, per paura di offendere le sempre vigili truppe d'assalto "pc". In "The Tyranny of the Politically Correct - Totalitarianism in the Postmodern Age" Keith Preston fornisce un'analisi di come sia nata la Correttezza Politica e di come sia stata abbracciata non solo dalla sinistra politica, ma anche dalle corporazioni globali per portare avanti la loro reciproca agenda "One World - One people".