La storia di mia madre

Titolo originale:

My Mother's Story

Contenuto del libro:

Documentando una famiglia di immigrati dell'inizio del XX secolo, Sonia Alland affronta delicate tematiche psicologiche e trasformazioni osservando la sua famiglia con tenera obiettività. Con la narrazione vivace di questa figlia, incontriamo la figura centrale, la madre di Alland, Rose, e poi ci addentriamo nella famiglia e torniamo indietro. Chiara, concisa, gentile e paziente, mai appesantita da dettagli superflui o sentimentali, la storia di molte persone si intreccia in un racconto coeso e sintetico.

Alland permette a se stessa e alla sua famiglia di essere vulnerabile alla nostra vista. Con la narratrice, riconosciamo il mistero e in questo scopriamo forse qualcosa sulle nostre stesse psicologie: il nostro desiderio di sapere o di non sapere. Osservando la narratrice mentre sbroglia gli strati dei comportamenti umani, potremmo capire che guardare nelle nostre famiglie potrebbe non essere così minaccioso né così ovvio come potrebbe sembrare all'inizio. Forse potremmo persino scoprire la pace dove prima c'erano paura o dolore.

"Mentre scrivo, comincio a vedere mia madre in modo diverso. L'abile strategia che ha escogitato per evitare che gli effetti dell'età rovinassero un'esperienza piacevole con suo figlio, mi ricorda altre occasioni del suo passato. Era una vittima infelice della durezza di mio padre. È vero. Ma sotto la sua tristezza c'era una forza a me invisibile. Come potevo percepire che da qualche parte in lei c'era quell'undicenne tenace e determinata ad essere all'altezza delle richieste che le venivano fatte... Solo ora, ripensando alla sua vita, mi rendo conto che l'immagine di mia madre come vittima indifesa era molto limitata. Mancava ciò che era essenziale: la sua ingegnosità, la sua resilienza".