Punteggio:
Il libro è ben scritto e accuratamente documentato e fornisce spunti significativi sulla storia della Virginia e sul ruolo dell'eugenetica nella segregazione razziale. È una lettura preziosa per chi studia il razzismo e la storia della Virginia.
Vantaggi:Ben scritto, accuratamente documentato, perspicace per quanto riguarda l'eugenetica e il razzismo, consigliato agli studenti di storia della Virginia e del razzismo.
Svantaggi:Nessuno menzionato nelle recensioni.
(basato su 2 recensioni dei lettori)
Segregation's Science: Eugenics and Society in Virginia
Mescolando storia sociale, intellettuale, legale, medica, di genere e culturale, Segregation's Science: Eugenics and Society in Virginia esamina come la teoria e la pratica dell'eugenetica abbiano sostenuto le varie culture di segregazione della Virginia: i ricchi dai poveri, i malati dai malati, gli abili dai disabili, gli uomini dalle donne, i neri dai bianchi e dai nativi americani. Espresse notoriamente da Thomas Jefferson, le idee sulle disuguaglianze biologiche tra i gruppi si sono evolute nel corso del XIX secolo.
All'inizio del XX secolo, i sostenitori dell'eugenetica - la "scienza" del miglioramento razziale - fusero la biologia evolutiva e l'incipiente genetica con il razzismo culturale di lunga data. Le teorie che ne derivarono, insegnate a generazioni di studenti delle scuole superiori, dei college e di medicina della Virginia, divennero politica sociale quando i legislatori della Virginia approvarono leggi sul matrimonio eugenetico e sulla sterilizzazione. L'applicazione di queste leggi ha reso vittime uomini e donne etichettati come "deboli di mente", afroamericani e nativi americani per oltre quarant'anni.
Tuttavia, questa è molto più della storia di agenti di maggioranza che dominano soggetti di minoranza. Sebbene le élite bianche siano state le prime a sostenere l'eugenetica, negli anni Dieci del Novecento gli afroamericani della Virginia stavano promuovendo le proprie idee ereditarie, creando un'efficace contro-narrazione al razzismo scientifico dei bianchi.
In definitiva, la scienza della segregazione conteneva i semi della disfatta del determinismo biologico, realizzata attraverso i movimenti per i diritti civili, delle donne, dei nativi americani e del welfare. Interessante per storici, educatori, biologi, medici e assistenti sociali, questo studio ricorda ai lettori che la scienza è socialmente costruita; il sillogismo "La scienza è oggettiva; le cose oggettive sono morali; quindi la scienza è morale" rimane potenzialmente pericoloso e fuorviante oggi come in passato.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)