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Cuban Revolution in America: Havana and the Making of a United States Left, 1968-1992
La rivoluzione popolare di Cuba ha prevalso alle porte dell'America nel 1959, alimentando un intenso interesse all'interno della sinistra multirazziale americana, anche se ha provocato un contraccolpo da parte dell'establishment politico statunitense. In questo libro innovativo, lo storico Teishan A.
Latner sostiene che nell'era della decolonizzazione, della guerra del Vietnam e del Black Power, la Cuba socialista ha conquistato il centro della scena per una generazione di americani che guardava al Terzo Mondo in rivolta per trovare ispirazione e teoria politica. Mentre gli americani studiavano i risultati ottenuti dall'isola nel campo dell'istruzione, dell'assistenza sanitaria e della ridistribuzione economica, i cubani guardavano a loro volta alle sinistre statunitensi come collaboratori nella battaglia globale contro la disuguaglianza e alleati nella lotta della guerra fredda con Washington. Stringendo legami con organizzazioni come la Brigata Venceremos, il Partito delle Pantere Nere e gli studenti cubano-americani della Brigata Antonio Maceo, e fornendo asilo politico ad attivisti come Assata Shakur, Cuba divenne un'influenza globale duratura sulla sinistra statunitense.
Grazie a un'ampia ricerca d'archivio e di storia orale e a documenti declassificati dell'FBI e della CIA, questo è il primo esame pluridecennale dell'incontro tra la Rivoluzione cubana e la sinistra statunitense dopo il 1959. Analizzando l'impatto multiforme di Cuba sul radicalismo americano, Latner contribuisce a un crescente corpo di studi che ha globalizzato lo studio dei movimenti di giustizia sociale statunitensi.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)