La rivoluzione americana di John Witherspoon

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Titolo originale:

John Witherspoon's American Revolution

Contenuto del libro:

Nel 1768, John Witherspoon, leader presbiteriano della fazione evangelica del Partito Popolare nella Kirk scozzese, divenne il sesto presidente del College del New Jersey.

A Princeton fu il mentore dell'architetto costituzionale James Madison; come delegato del New Jersey al Congresso continentale, fu l'unico ecclesiastico a firmare la Dichiarazione di indipendenza. Sebbene si pensi spesso che Witherspoon sia stato il principale diffusore della filosofia del senso morale in America, l'analisi completa di Mailer degli scritti di questo padre fondatore dimostra la tenuta delle sue convinzioni evangeliche.

L'evangelismo presbiteriano di Witherspoon competette, si combinò e addirittura superò l'influenza civica del pensiero illuminista scozzese nel mondo atlantico britannico. La Rivoluzione americana di John Witherspoon esamina il legame tra il discorso dei patrioti e i dibattiti di lunga data - già centrali nell'Atto di Unione del 1707 - sul rapporto tra pietà, filosofia morale e unionismo politico. Secondo Witherspoon, gli americani divennero diversi dagli altri sudditi britannici perché un numero maggiore di loro si era risvegliato al peccato che condividevano con tutti gli uomini.

Paradossalmente, l'acuta consapevolezza della loro depravazione morale legittimava il loro movimento verso l'indipendenza, rendendolo un'azione morale concertata e sollecitata dallo Spirito Santo. L'esplorazione di Mailer del pensiero e dell'influenza di Witherspoon suggerisce che, per i fondatori della sua cerchia, la virtù civica si basava sul risveglio religioso personale.