La razza e la creazione della scienza politica americana

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Titolo originale:

Race and the Making of American Political Science

Contenuto del libro:

Race and the Making of American Political Science mostra come il cambiamento delle idee scientifiche sulla differenza razziale sia stato centrale per lo studio accademico della politica così come è emerso negli Stati Uniti. Dalla fine del XIX secolo fino agli anni Trenta, gli studiosi di politica hanno definito e riorientato continuamente il loro campo in risposta agli imperativi politici dell'ordine razziale in patria e all'estero e ai capricci della scienza razziale.

Gli studiosi della Gilded Age che fondarono i primi dipartimenti e le prime riviste universitarie collocarono la sovranità e la legittimità in un germe teutonico di libertà piantato nel nuovo mondo dai coloni anglosassoni e quasi estinto nel conflitto sulla schiavitù. Nel giro di una generazione, il teutonismo sarebbe apparso come una speculazione filosofica, ma fino al XX secolo i principali scienziati politici compresero che la differenza razziale era un elemento fondamentale della vita politica. Intrecciarono idee popolari e scientifiche sulla razza nei loro resoconti sull'appartenenza politica, sul progresso e sul cambiamento, sulla giusta gerarchia, sulla democrazia e sui suoi mandati. Hanno seguito con attenzione i nuovi sviluppi delle scienze razziali, considerandoli centrali per le loro questioni fondamentali. Così facendo, hanno costruito modelli di differenza umana e di vita politica che ancora oggi esercitano una forte influenza sulla nostra immaginazione politica, dentro e fuori l'accademia.

Tracciando questa storia, Jessica Blatt propone un'audace reinterpretazione delle origini della scienza politica statunitense, inserendola in processi più ampi di coproduzione di idee razziali, oppressione razziale e conoscenza politica.