La promessa di non sapere: Una lettura del Nuovo Testamento

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Titolo originale:

The Promise of Not-Knowing: A New New Testament Reading

Contenuto del libro:

David E. Fredrickson pone una domanda chiave per gli interpreti del Nuovo Testamento nel XXI secolo: I modi consolidati di leggere il Nuovo Testamento devono essere messi in discussione e ne devono essere esplorati di nuovi? La sua risposta è "sì", ma si guarda bene dal liquidare le esperienze dei lettori nei due millenni precedenti. Egli valorizza le letture del passato anche se contesta le intuizioni di studiosi, predicatori, monaci, suore, scettici, devoti, disinteressati, appassionati e tutti coloro che hanno cercato di dare un senso ai primi scritti cristiani.

Fredrickson non vuole dare l'impressione di "sapere meglio di loro". Ma continua dicendo che "per quanto possa sembrare strano, il non sapere è in realtà lo scopo di questo libro. Più di ogni altra cosa, il non sapere è, credo, la chiave per leggere il Nuovo Testamento nel XXI secolo". Fredrickson sostiene che la riduzione di un testo alla sua utilità è qualcosa che un approccio decostruttivo cerca di evitare. Questo porta a letture in cui la praticità gode di un privilegio sul mistero, il sapere vince sul non sapere e il controllo trionfa sulla speranza. In definitiva, l'obiettivo di questo libro è quello di dare una possibilità al mistero, alla speranza e al non sapere.

Per Fredrickson l'esperienza della lettura è qualcosa di più che venire a conoscenza di qualcosa o ricevere informazioni, e il "di più" che ha in mente esiste nello shock dell'incontro con qualche altro o qualcosa che non è facilmente assimilabile a un mondo già conosciuto, a un orizzonte familiare o alla ripetibilità del linguaggio. E se leggere il Nuovo Testamento significasse dare a un altro inaspettato la possibilità di avvenire e di cambiare il mondo che si pensava fosse un dato immutabile? E se pensassimo alla lettura come a un modo di prepararsi a quello che il postmodernismo chiama evento?