The Promise of Piety: Islam and the Politics of Moral Order in Pakistan
In La promessa della pietà, Arsalan Khan esamina l'impegno zelante per una forma distinta di predicazione faccia a faccia (dawat) tra i Tablighis pakistani, praticanti del movimento di pietà islamica transnazionale Tablighi Jamaat. Questo gruppo sostiene che i musulmani hanno abbandonato i loro doveri religiosi per dedicarsi alle attività mondane, creando uno stato di caos morale che si manifesta nella rottura dei rapporti in famiglia, nella nazione e nella comunità islamica globale.
I Tablighis insistono sul fatto che si può porre rimedio a questa situazione disastrosa solo riportando i musulmani all'Islam attraverso il dawat, che considerano il mezzo sacro per diffondere la virtù islamica. In un Paese fondato in nome dell'identità musulmana e dove l'Islam è onnipresente nella vita pubblica, l'affermazione dei Tablighi secondo cui i musulmani pakistani avrebbero abbandonato l'Islam è particolarmente sorprendente.
The Promise of Piety mostra come i Tablighi costituiscano una forma distinta di relazionalità pia nei processi rituali e nelle pratiche quotidiane del dawat e come la relazionalità pia serva da base per trasformare la vita domestica e pubblica. Khan esplora sia la promessa che i limiti del progetto dei Tablighi di creare un ordine morale islamico che possa trascendere la frammentazione politica e la violenza della vita nel Pakistan postcoloniale.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)