La prigionia oltre le prigioni: Esperienze di criminalizzazione degli (im)migranti latini

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Titolo originale:

Captivity Beyond Prisons: Criminalization Experiences of Latina (Im)Migrants

Contenuto del libro:

Oggi gli Stati Uniti sono in testa al mondo per tasso di incarcerazione. Il Paese si affida sempre più al sistema carcerario come “rimedio” per regolare i problemi della società. Captivity Beyond Prisons è il primo libro completo che collega esplicitamente le prigioni e l'incarcerazione alla criminalizzazione delle (im)migranti latine.

A partire dagli anni Novanta, gli Stati Uniti hanno assistito a un'enorme espansione del numero di (im)migranti imprigionati, in particolare di latine/i. Di conseguenza, è aumentato anche il numero di deportazioni. Oltre a regolamentare la società, le carceri servono anche come strategia di controllo riproduttivo, sia impedendo alle detenute di avere figli sia separandole dalle loro famiglie. Con un occhio alle tecnologie di potere razziali e di genere, Escobar sostiene che le latine incarcerate sono particolarmente rappresentate come socialmente irrecuperabili perché non sono considerate utili nel mercato del lavoro neoliberale. Questa percezione ha un impatto sulla loro criminalizzazione, che non si limita all'incarcerazione ma si estende anche alla vita quotidiana delle (im)migranti latine. Escobar esplora anche il rapporto tra il movimento per i diritti degli immigrati e il movimento per l'abolizione delle carceri, esaminando una serie di istituzioni sociali che lavorano per trovare soluzioni ai problemi sociali che portano all'incarcerazione.

Accessibile sia agli accademici che a coloro che operano nei settori della giustizia e dei servizi sociali, il libro di Escobar spinge i lettori a considerare come, anche negli spazi radicali, le relazioni di potere ineguali possano essere riprodotte dalle stesse entità che tentano di annullarle.