Punteggio:
Le recensioni evidenziano che il libro è una risorsa preziosa per coloro che hanno una comprensione dell'insegnamento cattolico e sono alla ricerca di approfondimenti. Sottolineano la capacità del libro di fornire una prospettiva rinnovata sulla fede sacramentale e sulla teologia cattolica.
Vantaggi:⬤ Approfondimento dell'insegnamento cattolico
⬤ profonda prospettiva teologica
⬤ adatto a lettori con una formazione filosofica
⬤ edificante e incoraggiante
⬤ contenuto affascinante
⬤ servizio rapido.
Potrebbe non essere adatto a lettori che non hanno una conoscenza di base della filosofia o della dottrina cattolica.
(basato su 3 recensioni dei lettori)
Sacramental Presence after Heidegger
La teologia dopo Heidegger deve tenere conto della storia e del linguaggio come elementi costitutivi nella ricerca del senso. Molto spesso, questo spinge a fuggire in fretta dalla metafisica per abbracciare un'assenza al centro della narratività cristiana.
In questo libro, Conor Sweeney esplora la critica ""postmoderna"" della presenza nel contesto della teologia sacramentale, confrontandosi con il pensiero di Louis-Marie Chauvet e Lieven Boeve. Chauvet è un influente teologo postmoderno la cui critica alla costituzione onto-teologica della presenza nella teologia sacramentale tradizionale ha fatto scalpore, mentre Boeve fa parte di una generazione più recente di teologi che abbracciano con ancora più convinzione le conseguenze postmoderne per la teologia. Sweeney considera fino a che punto il postmodernismo alla Heidegger sconvolge l'ermeneutica della sacramentalità, chiedendosi se ciò richieda di rinunciare alla ricerca di una presenza che per definizione ci trascende.
Contro la feticizzazione della presenza e dell'assenza, Sweeney sostiene che la metafisica ha una base propriamente sacramentale e che solo attraverso questa realtà è possibile trascendere la dialettica di presenza e assenza.
Il caso è quello della piena ma inquieta significazione del sorriso della madre come paradigma dell'autentica presenza sacramentale. "Conor Sweeney è una voce nuova e gradita nel fiorente coro di teologi che ritornano alla metafisica.
Criticando attentamente gli approcci heideggeriani postmoderni alla presenza sacramentale, ci invita a riconoscere l'amore trascendente dei sacramenti nel sorriso della madre. Con questo uso evocativo di Hans Urs von Balthasar, Sweeney ci mette sulla strada giusta: un approccio alla sacramentalità che va oltre gli orizzonti piatti del linguaggio e del tempo" - Hans Boersma, J. I.
Packer Professor of Theology, Regent College, Vancouver, BC, Canada ""Quest'opera sarà immensamente preziosa per coloro che insegnano teologia sacramentale con riferimento al cristocentrismo trinitario incorporato negli insegnamenti magisteriali dell'era post-conciliare. Sweeney critica sia la tentazione scolastica barocca (offrire al mondo una metafisica priva dell'incontro con Cristo) sia la tentazione postmoderna (concludere che non possiamo dire nulla di preciso su nulla), suggerendo invece di reimmaginare la presenza sacramentale secondo la prospettiva del mistero nuziale". --Conor Sweeney è docente presso l'Istituto Giovanni Paolo II per il matrimonio e la famiglia di Melbourne, Australia.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)