La presenza del libro nell'era digitale

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Titolo originale:

Book Presence in a Digital Age

Contenuto del libro:

Contrariamente alle dichiarazioni apocalittiche sull'imminente scomparsa dei supporti cartacei nell'era digitale, c'è stata una vera e propria ondata di reimmaginazione creativa del libro come portatore di letteratura. Dagli esperimenti tipografici (House of Leaves di Mark Z.

Danielewski, The Raw Shark Texts di Steven Hall) ai libri a fisarmonica (Nox di Anne Carson), dai cut up (Tree of Codes di Jonathan Safran Foer) ai collage (Woman's World di Graham Rawle), dalle cancellature (A Little White Shadow di Mary Ruefle) alle commistioni (The Interpretations of Dreams di Simon Morris), la letteratura stampata ha vissuto tutt'altro che una morte lenta e inevitabile. Anzi, si è reinventata materialmente. Partendo da questa idea di pluralità mediatica, Book Presence in a Digital Age esplora la resilienza delle letterature a stampa, dell'arte libraria e delle zines nella tarda età della stampa da una prospettiva contemporanea, incorporando al contempo visioni a più lungo termine sull'archeologia dei media e sul loro cambiamento.

Pur concentrandosi sulla materialità del libro e della scrittura letteraria nel presente, Book Presence prende in considerazione anche i "momenti" di transizione mediatica del primo Novecento, sviluppando i concetti di presenza e materialità come strumenti analitici per svolgere la critica letteraria nell'era digitale. Riunendo importanti studiosi, artisti ed editori, Book Presence in a Digital Age offre una varietà di prospettive sul passato, sul presente e sul futuro del libro come medium, sul complesso rapporto tra materialità e virtualità e tra analogico e digitale.