La politica dell'incontro: Teoria urbana e protesta nel contesto dell'urbanizzazione planetaria

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Titolo originale:

The Politics of the Encounter: Urban Theory and Protest Under Planetary Urbanization

Contenuto del libro:

The Politics of the Encounter è una vivace interrogazione della città come luogo di indagine teorica e di lotta sociale globale. La città, scrive Andy Merrifield, rimane "importante, virtualmente e materialmente, per la politica progressista".

Eppure, osserva Merrifield, sono passati più di quarant'anni da quando Henri Lefebvre ha avanzato le potenti idee che sono ancora alla base di gran parte del nostro pensiero sull'urbanizzazione e sulla società urbana. Merrifield ripensa la città alla luce dei grandi cambiamenti avvenuti nel nostro pianeta dal 1970, anno in cui fu pubblicato il fondamentale Urban Revolution di Lefebvre. Allo stesso tempo, amplia la nozione di "diritto alla città" di Lefebvre, concepita per la prima volta sulla scia della rivolta studentesca del 1968 a Parigi.

Dobbiamo pensare meno alle città come "entità con confini e chiare demarcazioni tra ciò che è dentro e ciò che è fuori" e sottolineare invece gli effetti dell'"urbanizzazione planetaria", un concetto di Lefebvre che Merrifield rende rilevante per i modi in cui oggi viviamo l'urbano. La città - da Piazza Tahrir a Occupy Wall Street - sembra essere la zona critica in cui si sta svolgendo una nuova protesta sociale, ma le aspirazioni dei dissidenti stanno trascendendo la scala della città fisicamente e filosoficamente.

Di conseguenza, dobbiamo spostare la nostra prospettiva dal "diritto alla città" alla "politica dell'incontro", dice Merrifield. Dobbiamo chiederci come si formano le folle rivoluzionarie, da dove traggono le loro energie, in che tipo di spazi si verificano e che tipo di nuovi spazi producono.