La peste e la fine dell'antichità: La pandemia del 541-750

Punteggio:   (4,4 su 5)

La peste e la fine dell'antichità: La pandemia del 541-750 (K. Little Lester)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro esplora l'impatto delle epidemie, in particolare della Peste di Giustiniano, sul Medioevo, presentando un mix di saggi scientifici che offrono nuove prospettive e metodologie. Mentre alcuni lettori lo trovano altamente informativo e coinvolgente, altri lo criticano per la mancanza di coerenza e profondità delle prove.

Vantaggi:

Offre nuovi approcci metodologici, una buona risorsa iniziale sulla peste di Giustiniano, coinvolgente e completa per chi è interessato all'argomento, generalmente lodata come informativa e ben scritta.

Svantaggi:

Manca di prove oggettive sostanziali, diversi livelli di interesse tra i capitoli, alcuni lettori lo trovano eccessivamente accademico e poco chiaro, poco consenso su questioni storiche fondamentali, non amplia in modo significativo le conoscenze esistenti.

(basato su 8 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Plague and the End of Antiquity: The Pandemic of 541-750

Contenuto del libro:

La peste fu un fattore chiave nel tramonto dell'Antichità e nell'inizio del Medioevo.

Otto secoli prima della peste nera, una pandemia di peste ha travolto le terre che circondano il Mar Mediterraneo, estendendosi poi a est fino alla Persia e a nord fino alle isole britanniche. La peste persistette sporadicamente dal 541 al 750, lo stesso periodo in cui si assistette alla formazione distintiva dell'Impero bizantino, a un nuovo protagonismo del papato romano e del monachesimo, agli inizi dell'Islam e alla fulminea espansione dell'Impero arabo, all'ascesa della dinastia carolingia nella Gallia franca e, non a caso, agli inizi di un'etica del lavoro positiva nell'Occidente latino.

In questo volume, il primo sull'argomento, dodici studiosi di diverse discipline, storia, archeologia, epidemiologia e biologia molecolare, hanno prodotto un resoconto completo delle origini, della diffusione e della mortalità della pandemia, nonché dei suoi effetti economici, sociali, politici e religiosi. Gli storici esaminano le fonti scritte in diverse lingue, tra cui arabo, siriaco, greco, latino e irlandese antico. Gli archeologi analizzano le fosse di sepoltura, i villaggi abbandonati e i progetti edilizi interrotti.

Gli epidemiologi usano le fonti scritte per tracciare i mezzi e la velocità di trasmissione della malattia, il mix di vulnerabilità e resistenza che ha incontrato e i modelli di ricomparsa nel tempo. Infine, i biologi molecolari, nuovi a questo tipo di indagine, sono diventati pionieri della paleopatologia, cercando modi per identificare gli agenti patogeni nei resti umani del passato remoto".

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780521846394
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2006
Numero di pagine:384

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)