La narrativa di Ying Chen: Un'estetica della non appartenenza

Titolo originale:

Ying Chen's Fiction: An Aesthetics of Non-Belonging

Contenuto del libro:

Dai racconti di migrazione e dalle storie di alienazione personale, attraverso le memorie frammentate di precedenti incarnazioni, fino ai racconti favolistici di meticci e metamorfosi di specie, la narrativa di Ying Chen si evolve ruotando intorno alle questioni della differenza, dell'alterità e dell'identità, che non è mai fissa o singolare.

Mentre presentano le preoccupazioni interiori dei narratori e, in alcuni casi, la loro inaffidabilità, i testi sempre più complessi di questa scrittrice francofona-cinese (1961) rivelano anche preoccupazioni più ampie sui discorsi dominanti, sui limiti delle realtà sociali, sulla sopravvivenza e sulla relazione tra gli esseri, il tutto inquadrato in un'estetica della non-appartenenza. È interessante notare che l'autrice ottiene questo risultato allontanando consapevolmente le sue opere, dal 1998 in poi, da qualsiasi categorizzazione per etnia.

Questo studio coinvolgente considera la scrittura di Chen dalla prospettiva contemporanea della rottura delle esperienze spazio-temporali tradizionali, dell'omogeneizzazione dei luoghi, della cancellazione delle differenze culturali e della conseguente tendenza all'universalismo. Rosalind Silvester è docente senior di francesistica e direttore didattico presso la School of Arts, English and Languages della Queen's University Belfast.